«La formazione è lo strumento principale che abbiamo per cercare di ridurre le morti sul lavoro».
Così è intervenuto questa mattina, ai microfoni di Radio Fm1, Emidio Pipponzi, socio Cialab, sul tema principale dell’intervista. Insieme a lui, in dialogo con Alessandro Luzi, la responsabile del settore Formazione di Cialab, Fabiola Silenzi.
Cialab, come spiegato e ribadito più volte nel corso dell’intervento radiofonico, è un’azienda che nasce nel 1989 come laboratorio di analisi chimiche, con diverse sedi (Ascoli, Servigliano, Montegiorgio, San Benedetto). Oggi si occupa di analisi ambientali e chimiche, specialmente legate agli ambienti di lavoro, ha un comparto di microbiologia che esegue controlli sugli alimenti e offre anche un settore di consulenza per quanto concerne la sicurezza in ambito lavorativo e ambientale.
«La formazione – ha spiegato più nel dettaglio Pipponzi – ha un ruolo essenziale per limitare incidenti e morti sul lavoro. Solo parlando delle ultime, basti dire che siamo già arrivati a 600 morti dall’inizio del 2023, più tutti gli infortuni. Per questo occorre formare e formarsi, facendo capire a lavoratori e preposti che i dispositivi di protezioni vanno usati e che è necessario saper creare e riconoscere un ambiente sicuro in cui potersi muovere».
Alle sue parole hanno fatto seguito quelle di Fabiola Silenzi: «Ci appoggiamo al servizio consulenza – ha affermato – per interloquire con le aziende della regione, in modo da rispondere a ogni loro necessità e richiesta. Dalle minime a quelle più specifiche di ogni settore. Seguiamo ogni azienda in un percorso generale di consulenza per capire necessità formative e, naturalmente, ci possiamo rivolgere anche a quei privati che singolarmente vogliono formarsi maggiormente».
«Proponiamo – ha continuato a spiegare la stessa Silenzi – corsi online in Fad, formazione a distanza, che è possibile seguire in alcuni casi in e-learning, in modo asincrono, usufruendo di registrazioni; in altri casi, invece, offriamo il corso in videoconferenza. Questa modalità è esplosa con e dopo la pandemia e ci permette di avere un bacino di utenza più ampio. Ovviamente la parte pratica è da svolgersi in presenza, sul posto, nelle aule delle sedi predisposte a ciò. Questo vale sia per le simulazioni dei corsi generali di primo soccorso e antincendio, sia per corsi più specifici. Così si impara ad usare in sicurezza le attrezzature, non solo a livello di guida, ma a creare un contesto di lavoro sicuro mentre queste vengono utilizzate».
Come si può immaginare, questi discorsi riguardano tutti i settori, anche se i più pericolosi, come rivelato dagli ospiti dell’intervista, sono quelli edili e agricoli, particolarmente soggetti, per la complessità delle mansioni da svolgere, a registrare infortuni e morti sul lavoro.
Cialab, che svolge anche corsi di formazione per la sicurezza di ambienti “confinati” e che si sta abilitando per la certificazione crediti Ecm (che possono interessare professioni varie come tecnici di prevenzione, fisioterapisti, ostetriche, chimici, medici del lavoro), mette a disposizione di tutti gli interessati il proprio sito web cialab.it e l’indirizzo mail formazione@cialab.it.
(spazio promoredazionale)
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