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Dialogo, sensibilizzazione e autodifesa: la Questura di Ascoli dice no alla violenza sulle donne

ASCOLI - In occasione della Giornata internazionale di sabato 25 novembre, in condivisione con l’Arengo e la Prefettura, gli uomini del questore Simonelli dialogheranno con studenti, associazioni e cittadini in una serie di iniziative tra Ascoli e San Benedetto dedicate al contrasto della violenza di genere. In programma anche dei corsi di difesa personale e di approfondimento psicologico e culturale. «Necessaria un’intensa attività di informazione per porre fine a una vera e propria mattanza»
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di Federico Ameli

 

«Tutte le istituzioni si stanno adoperando per compiere dei passi avanti verso la risoluzione del problema. È una strada evidentemente in salita, ma non possiamo permetterci di rimanere inerti di fronte a questa situazione».

Marco Fioravanti, Carlo De Rogatis e Giuseppe Simonelli presentano le iniziative di sabato 25 novembre

 

A pochi giorni di distanza dagli ultimi, drammatici, fatti di cronaca, il prefetto di Ascoli Carlo De Rogatis conferma con queste parole l’impegno istituzionale condiviso tra Prefettura, Comune e Questura sul fronte della sensibilizzazione e del contrasto alla violenza sulle donne.

 

I numeri parlano fin troppo chiaro e, in casi come questi, non possono lasciare indifferenti: oltre 100 casi di femminicidio registrati fin qui da inizio anno rappresentano un tragico campanello d’allarme sulla condizione della donna nella nostra società.

 

In questo senso, se ognuno è chiamato a offrire il proprio contributo nel combattere un vero e proprio dramma sociale e culturale, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne la Questura di Ascoli, sulla scia delle attività promosse a livello nazionale dalla Polizia di Stato organizza una serie di iniziative di sensibilizzazione in piena condivisione con l’Amministrazione comunale e la Prefettura.

 

L’occasione ideale, ovviamente, è rappresentata dalla ricorrenza di sabato 25 novembre, quando tra Ascoli e San Benedetto agenti, esperti e operatori specializzati saranno impegnati nel veicolare un messaggio costruttivo, offrendo assistenza e indicazioni utili ai cittadini per prevenire, individuare, segnalare e denunciare potenziali casi di violenza.

 

«Vogliamo mettere in evidenza l’unità di intenti che caratterizza le istituzioni su questo tema – afferma il questore di Ascoli, Giuseppe SimonelliNel caso di questa vera e propria mattanza, indegna di una società che vuole definirsi civile, il problema principale riguarda l’aspetto culturale. Si tratta di una problematica di questa natura, che per essere risolto richiede un’intensa attività di informazione e formazione con il coinvolgimento di tutti gli enti preposti.

 

Sulla scia delle iniziative promosse da diversi anni a questa parte dalla Polizia, già prima degli ultimi casi di cronaca eravamo impegnati nell’organizzazione di iniziative ed eventi di contrasto alla violenza di genere».

 

IL PROGRAMMA – Ad aprire il calendario degli appuntamenti fissati dalla Questura sarà la conferenza in programma ad Ascoli, di fronte a una platea di studenti della scuola superiore, a cura del dottor Vincenzo Alfano, dirigente della Squadra Mobile di Ascoli, sul tema della violenza di genere. Nel frattempo, a San Benedetto, il dirigente del commissariato di San Benedetto Andrea Crucianelli terrà a sua volta due lezioni sul tema in compagnia dei ragazzi delle scuole.

 

Nel pomeriggio, invece, spazio a “Costruire un mondo sicuro”, un incontro ad Ascoli con gli iscritti dell’associazione “Ada-Centro Bruno di Edoardo” con il vicequestore Guido Riconi. Più tardi, alle ore 18, un fascio di luci arancioni – il colore scelto per un futuro senza violenza – verrà proiettato sul palazzo della Questura nell’ambito del progetto “Orange the World” in collaborazione con la sezione ascolana di Soroptimist International.

 

Sempre in serata, al centro commerciale Battente, sarà inoltre possibile confrontarsi con esperti in materia e consultare il materiale informativo predisposto dalla Polizia nello stand allestito per l’occasione in galleria, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza su un tema quantomai attuale.

 

«Queste iniziative confermano la grande sinergia degli enti locali con le forze dell’ordine coordinate dal signor prefetto – afferma il sindaco Marco FioravantiQuesta rete è molto importante per mappare le problematiche del territorio e intervenire in maniera sinergica e non individuale.

 

Da quando sono sindaco, ho avuto modo di ascoltare donne che hanno subito violenza e che non hanno denunciato. Dobbiamo continuare a lavorare per cercare di dar loro il coraggio necessario per denunciare. Abbiamo bisogno, oggi più che mai, di lanciare un messaggio chiaro: non ci si deve privare della vita, a livello di abbigliamento o di orari, solo per paura, ma si deve essere completamente liberi.

 

Continueremo a promuovere iniziative come queste – prosegue – dialogando con le scuole per comunicare alle donne che non si è mai sole e che è giusto condividere le proprie paure con le forze dell’ordine e i centri antiviolenza.

 

Oltre alle iniziative di sensibilizzazione, in giunta abbiamo approvato la sistemazione di alloggi riservati alle donne che hanno subito violenza, offrendo loro la possibilità di uscire da questa tragedia. L’obiettivo è evitare che si spengano le luci su questa problematica».

 

Per raggiungerlo, al di là degli eventi di sabato 25 novembre, nelle prossime settimane la Questura di Ascoli porterà avanti una serie di progetti dedicati al contrasto della violenza di genere. È il caso dell’organizzazione di un corso di difesa personale rivolto ai licei con specifici corsi sportivi nell’ambito del progetto “Educazione, legalità ed autodifesa”, con l’analisi degli aspetti psicologici a cura del commissario capo-tecnico psicologo Michele Angelini della Questura di Ancona.

 

Lo stesso Angelini, inoltre, sarà protagonista del corso gratuito di autodifesa “Donna Difesa” promosso in collaborazione con il Comune e la Provincia di Ascoli, mentre nel capoluogo e a San Benedetto verranno inoltre organizzati degli incontri con gli studenti per diffondere una cultura del rispetto delle persone fragili e rompere la rete di isolamento e vergogna.

 

«Ringrazio le forze dell’ordine che operano ogni giorno nelle strade e, in particolare, il questore Simonelli per lo sforzo profuso per queste iniziative – commenta De Rogatis – che confermano la volontà comune di affrontare e risolvere questo problema nel migliore dei modi. È importante far capire che chiudere gli occhi non è un bene e che bisogna continuare a lavorare sulle coscienze per aiutare chi ha subito delle violenze a far emergere e condividere le proprie difficoltà».


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