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Dopo la “partita perfetta” contro L’Aquila, ora c’è la prova Campobasso: ufficiale, si gioca a porte aperte

SERIE D - I molisani sconteranno il turno a "porte chiuse" nella gara di Coppa Italia contro il Fano: si attendono informazioni sulla dotazione dei biglietti. La squadra di Lauro chiamata a una ulteriore prova di maturità nella trasferta sulla carta più insidiosa dell'anno
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Samb-L’Aquila, abbraccio a Tomassini dopo la doppietta (foto US Sambenedettese)

 

di Pier Paolo Flammini

 

C’è il documento della Lega Nazionale Dilettanti, datato 23 novembre e dunque tutti possono tirare un sospiro di sollievo: Campobasso-Samb, match clou della 14esima giornata del girone F della Serie D, si disputerà a porte aperte. La sanzione delle porte chiuse, sancita dopo i fatti accaduti in Campobasso-Fossombrone 2-1 dello scorso 19 novembre, sarà infatti scontata nella gara di mercoledì prossimo, in Coppa Italia, contro il Fano.

 

«Per effetto del provvedimento del Giudice Sportivo a carico della società Campobasso – si legge nella lettera indirizzata al Campobasso e al Fano – pubblicato sul comunicato ufficiale 53 del 21 novembre 2023, si dispone che la gara tra Campobasso e Alma Juventus Fano, Coppa Italia Serie D 2023-24, in programma mercoledì 29 novembre 2023 alle ore 14:30, sarà disputata a porte chiuse».

 

Dunque una buona notizia per il pubblico di casa, per i tifosi della Samb che seguiranno la squadra in trasferta e per la società molisana che potrà godere di un incasso importante. Si attende ora di conoscere i dettagli per i tifosi in trasferta (la tifoseria sambenedettese si sarebbe già organizzata), per un incontro che può dire molto, considerando i 5 punti di vantaggio della squadra di mister Lauro: riuscire quanto meno a mantenere questa distanza domenica sera significherebbe lanciarsi per un possibile “primato d’inverno”, che non ha valore se non dal punto di vista del morale.

 

Il Campobasso di mister Pergolizzi, invece, attardato un po’ dagli ultimi due pareggi esterni consecutivi (a Vastogirardi con molte recriminazioni, e ieri a Riccione) giocherà cercando di evitare la fuga della Samb, anche se non prenderà dei rischi eccessivi perché 5 punti, in questa fase del campionato, restano poi relativamente pochi.

 

Semmai, nella sfida contro L’Aquila ma, possiamo aggiungere, anche nell’altro scontro diretto di Chieti (qui ad eccezione del primo quarto d’ora) ciò che ha colpito è la compattezza della Samb, la calma con la quale si disputano gli incontri, la capacità di congelare il gioco. Con il Chieti, per arrivare a un vero pericolo corso per Coco dopo la sfuriata iniziale dei neroverdi, si è dovuta attendere una mischia al 95′, con una squadra ridotta da mezz’ora in 10 e, forse, l’unico piccolo errore commesso da Lauro, ovvero schierare una difesa a 5 nel finale che ha abbassato troppo la squadra già in inferiorità numerica.

 

Una “partita perfetta”, così non possiamo che titolare e nei ricordi dello scrivente la memoria, che gioca strani scherzi, ha rimandato a Samb-Genoa del 1985 (clicca qui per il servizio Rai dell’epoca), 19esima giornata di andata di Serie B: fu 2-0, con gol di Fattori e Ferrari, in una partita anche qui “perfetta”, che portò quella Samb di Vitali (pochi giorni dopo l’ultimo derby casalingo con l’Ascoli) a 20 punti e vicina addirittura alla zona promozione, per poi arenarsi incredibilmente nel ritorno fino a una salvezza raggiunta con risultati eclatanti nelle ultime quattro disperate partite (tra cui un’altra vittoria a Genova all’ultima di campionato).

 

Per il resto, invece, la camaleonticità dell’assetto tattico della formazione rossoblù si sta dimostrando stupefacente: costruita per il 4-3-3 in estate, modificata in avvio di campionato in un 4-2-4 molto offensivo per via dell’assenza di Paolini, è stata poi ricondotta al 4-3-3 ma, complici infortuni e squalifiche, nelle ultime giornate è stato riproposto il 4-2-3-1, con Alessandro stavolta consapevole del ruolo a lui assegnato e davvero bravo a galleggiare tra le linee: certo, gli manca la sua consueta puntualità col gol ma è una specie di “sovra-regista” offensivo che si aggiunge a quello, sontuoso, che domina il centrocampo, ovvero Arrigoni.

 

Ma contro il Campobasso, con una squadra con molte assenze, Lauro si è superato e ha disegnato un vero e proprio 4-4-2, con gli esterni, Cardoni e Battista, molto arretrati e allo stesso tempo molto rapidi a proiettarsi in profondità per sfruttare i lanci di Arrigoni. Uno schema di gioco, “risultatista“, studiato a tavolino che ha mandato in tilt i palleggiatori abruzzesi e ha dato una dimostrazione di forza, duttilità e intelligenza tattica che a Campobasso sarà veramente messa alla “prova del nove“.

 

Col ritorno di Sirri e Barberini, dopo la sfida in Molise il d.s. De Angelis cercherà qualche puntello per il centrocampo, stante la situazione di Paolini ed eventuali richieste di partenza da parte di chi sta giocando meno e desidera maggiore spazio (Romairone, Evengelisti e Pietropaolo).


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