Femminicidi, in Italia è strage di donne. Almeno tre quelle uccise nelle ultime ore, quindi dopo l’assassinio e il ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin con conseguente arresto dell’ex fidanzato. Le raccomandazioni delle Forze dell’ordine di segnalare subito e senza esitazioni “comportamenti anomali” sono incessanti. Ma purtroppo sono numerosi anche i casi in cui certe situazioni restano sommerse.
A tal proposito, nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di San Benedetto avevano dato esecuzione a un provvedimento restrittivo del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ascoli a carico di un sambenedettese di 40 anni, già indagato per maltrattamenti, lesioni aggravate e violenza privata.
L’uomo, nonostante da qualche mese fosse sottoposto al “provvedimento di allontanamento” e al “divieto di avvicinamento” all’ex moglie, nei giorni scorsi ha pedinato la donna fino a Castel di Lama. Qui, mentre era in attesa di un’amica, l’ha fermata chiedendole ripetutamente di poter pranzare insieme a lei e tentando di baciarla.
La donna si è subito rivolta ai Carabinieri della Stazione di Castignano raccontando quanto avvenuto. E’ stato quindi avvisato il magistrato di turno il quale dopo qualche ora ha avuto sul suo tavolo il resoconto dei militari dell’Arma.
Tempo ventiquattr’ore e la Procura della Repubblica di Ascoli ha chiesto al gip un aggravamento della misura cautelare per la violazione del divieto di avvicinamento. Richiesta accolta e arresti domiciliari per il 40enne, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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