facebook rss

La Samb è la squadra più forte ma deve dimostrarlo in campo: attenzione, però, al calciomercato (e alle parole)

SERIE D - Analisi a freddo della sconfitta di Campobasso e dei motivi che l'hanno provocata: rossoblù superiori sul piano di gioco che però si sono accontentati di un pareggio per essere puniti nell'unica occasione concessa. Le altre formazioni però potrebbero rinforzarsi nella sessione invernale, per questo occorre fare gruppo tutti insieme evitando distrazioni o polemiche anche quando non ce n'è bisogno
...

Giancarlo Abete e Vittorio Massi

 

di Pier Paolo Flammini

 

Quattordici risultati utili consecutivi e poi una sconfitta. Primo posto con due punti di vantaggio. Una situazione che ad agosto tutti i tifosi rossoblù avrebbero sottoscritto, anche se la sconfitta di Campobasso fa sorgere un po’ di rabbia per quanto messo in mostra (o non messo in mostra pur potenzialmente nelle proprie capacità) sul prato di gioco. A volte è meglio perdere come capitato a L’Aquila a San Benedetto, quando il mister ospite, Cappellacci, aveva ammesso: Questa Samb al momento è ancora troppo forte per noi.

 

Cosa che non può dire Lauro né chi ha visto l’incontro: il Campobasso ha impensierito Coco, di fatto, con un colpo di testa su calcio d’angolo e un tiro da 25 metri nel primo tempo, e con la sola azione del gol di Persichini nella ripresa. E se nel primo tempo sul fronte delle occasioni si è stati equivalenti (ma, ad esempio, tra il 35′ e il 40′ del primo tempo la Samb ha tenuto palla per 5 minuti continui senza che gli avversari fossero in grado di intercettarla, per far capire la differenza tecnica), nella ripresa il conto finisce 5 o 6 a 1. Ma quell’uno è valso tre punti.

 

Certo, va messo in conto che il fallo su Alessandro, al 10′ del secondo tempo, rappresenta un calcio di rigore solare (non importa se cercato o meno dallo stesso attaccante, che forse ha sperato di ottenere, oltre al penalty, anche l’espulsione). Ma, per il piacere di cercare di migliorare, vanno indicati, a mente fredda, gli aspetti che sarebbe opportuno perfezionare rispetto ai tanti comunque già eccellenti, riassumibili in una frase: questa Samb è una squadra forte, più forte di L’Aquila, Avezzano, Chieti e Campobasso da quel che si è visto negli scontri diretti. Ma attenzione: questo è il mese del calcio mercato invernale e a fine anno gli equilibri potrebbero mutare.

 

Uno dei limiti relativi di questa Samb è il limitato numero di cambi: con cinque a disposizione, raramente Lauro ne ha approfittato e quando lo ha fatto è stato spesso quando il risultato era “in ghiaccio” come si suol dire, oppure nell’unica occasione in cui si è rischiato la sconfitta casalinga (contro il Fossombrone, ad esempio).

 

I quattro under sono bloccati: tre sono difensori, e non è semplice sostituirli con un pari età. Cardoni, invece, soffre la mancanza di una alternativa: Chiatante, il suo sostituto naturale, ha anche segnato un gol ma ha giocato pochissimo a causa degli infortuni.

 

A Campobasso, ad esempio, Lauro ha scelto di far entrare i tre “over” che aveva in panchina, Romairone, Scimia e Martiniello, escluso il difensore Pezzola. Assente Paolini per infortunio, la situazione diventa un po’ bloccata.

 

Manca il sostituto naturale di Battista, si dirà, anche se il foggiano è un giocatore quasi unico nel suo genere in questo girone. E Lauro sta facendo di tutto, rispolverando il 4-4-2 (non più 4-2-4 come a inizio campionato) per far coesistere assieme Alessandro e Battista ed evitare la staffetta.

 

L’attaccante romano, purtroppo, non ha avuto una prima fase del campionato all’altezza degli ultimi anni, quando ha segnato 91 gol in 5 anni, a cui si aggiungono gli 11 a Piacenza, in Serie C, nell’ultimo campionato professionistico disputato. Qui a San Benedetto per ora è ad appena 2 marcature in 13 presenze, con due rigori sbagliati (e poi altri due lasciati ad Arrigoni) che certo potevano cambiarne il profilo.

 

Il dato però forse più dolente di Campobasso è quello di aver perso una partita dove i rossoblù sono parsi superiori o, ancor meglio, potenzialmente superiori. Stessa cosa che si può dire per le partite contro le altre tre dirette concorrenti, affrontate tutte in trasferta, va detto. Dunque, qui qualche rimedio va posto.

 

Con tutte e tre le squadre sono arrivati dei gol nel finale: ad Avezzano per una distrazione difensiva, a Chieti con un gol annullabile per tocco con il braccio ma anche per aver errato nella fase finale concedendo troppo campo a un Chieti comunque incapace di essere pericoloso nonostante la superiorità numerica; a Campobasso infine, nell’unica vera opportunità concessa in 90 minuti.

 

Ma in particolare in Molise la Samb è parsa contemporaneamente consapevole e sazia della superiorità mostrata in campo. Va detto che il 4-4-2 disegnato da Lauro, magari non spettacolare, ha garantito in queste ultime due partite una solidità forse superiore rispetto alle partite precedenti. Ma, insomma, si è giocato consapevoli che il pareggio fosse un risultato d’oro invece che tentare di imporre una vittoria che non avrebbe chiuso il campionato, ma quasi.

 

Su questo, e magari su qualche cambio attardato (vero: Romairone o Martiniello meritavano di entrare prima, anche sullo 0-0, ha poco senso concedere 10 o 3 minuti), il presidente Massi ha ragione sul piano logico, anche se ci permettiamo di suggerire di limitare le dichiarazioni post-partita, se poi coinvolgono le scelte dell’allenatore o dei tesserati (discorso diverso per quanto avvenuto a Chieti) perché bisogna porre molta attenzione a non alterare equilibri che nel calcio sono sempre fragili.

 

Da verificare, nei prossimi giorni, se il guineano Tourè sarà tesserato: è un under 2005, centrocampista, che potrebbe far comodo per schierare tre attaccanti in contemporanea in attacco pur con il 4-3-3.

 

REGOLA UNDER – Il presidente Massi ha partecipato quest’oggi a un incontro a Roma, con la Lega Nazionale Dilettanti, che ha preso la decisione (saggia) di far disputare il prossimo campionato di Serie D con l’obbligo di schierare tre under, e non più quattro. Per Massi è stata l’occasione anche di scattare una foto con Giancarlo Abete, presidente della Lnd.

 

SAMB STORE – Giovedì 7 dicembre verrà aperto ufficialmente il nuovo negozio ufficiale della Samb in via Fiscaletti (zona ex Cinema delle Palme) e domenica prossima, in occasione di Samb-Atletico Ascoli, sarà possibile acquistare il merchandising Samb negli stand allestiti allo stadio Riviera delle Palme.

 

PREVENDITA BLOCCATA – Ancora nessuna comunicazione in merito alla prevendita per la partita di domenica Samb-Atletico Ascoli. La gara è finita nel mirino dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Si attende una comunicazione entro domani anche perché solitamente i biglietti residui per la Curva Nord terminano nel giro di un’ora o poco più.

 

SAMB IS CARING  – Nell’ambito del progetto sociale avviato dal club rossoblù martedì 4 dicembre alle ore 9.30 il presidente Vittorio Massi, insieme ad una delegazione di calciatori e dirigenti rossoblù, consegneranno alla preside dell’Isc Nord Giuseppina Carosi degli ausili per agevolare l’attività motoria di studenti con mobilità ridotta. Con il progetto “Samb Is Caring” la Sambenedettese promuove e sostiene attività sociali ed uno stile di vita sano e sportivo nei bambini in fascia d’età scolare.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X