Tiro con l’arco, per Giuliano Scancella un 2023 da incorniciare

A sinistra nella Quintana con il Sestiere di Porta Romana. In mezzo agli Europei in Romania (sopra) e con i bambini di “Mondo Asterix”. A destra ai Campionati italiani a squadre (sopra) e con gli allievi che seguono i suoi corsi

E’ stato davvero un 2023 da incorniciare per l’arciere ascolano Giuliano Scancella. Una collezione di podi, trofei, medaglie e riconoscimenti quelli ottenuti nel corso dell’anno, addirittura in quattro Federazioni diverse: Fitarco, Fidasc, Fitast, Lias. “Arciere del mondo” verrebbe a dire, visto che ha gareggiato in quattro diverse Federazioni difendendo anche i colori di altrettante associazioni sportive.

Per la Fitarco è legato alla Compagnia Arcieri Medio Chienti di Belforte del Chienti (Macerata). Per la Fidasc gareggia per l’Askalaie di Ascoli. Per la Fitast indossa la maglia degli Arcieri Storici Avis Spinetoli-Pagliare. Per la Lias quella della Sagittari Castro Fulignan di Folignano.

Altri colori, per lui una seconda pelle, sono quelli rossoazzurri del Sestiere di Porta Romana con cui partecipa al Palio degli Arcieri, una delle manifestazioni della Quintana. Una gara che, al termine delle prove sui vari bersagli, lo ha visto per due anni consecutivi portare a casa 17 punti su un totale di 18.

Tra i risultati più prestigiosi che spiccano nel suo palmares 2023 ci sono la medaglia di bronzo al Campionato regionale Marche 3D della Fitarco a Fermignano (Pesaro Urbino); il 17° posto agli Campionati europei in Romania (European 3D Archery Championships); il 4° posto a squadre ai Campionati italiani Fitarco di Poggio Polino (Terni) nella squadra degli Arcieri Medio Chienti formata anche da Marco Seri e Giuseppe Cambiotti: il 2° posto al Campionato Regionale 3D Centro Italia della Fidasc.

Ma il 2023 è stato per Scancella anche l’anno in cui, in qualità di istruttore federale nazionale, ha iniziato a tenere corsi di tiro con l’arco, ed inoltre ha fatto parte della squadra di “Mondo Asterix” del professor Riccardo Spurio, incontrando e giocando con bambini e bambine ai quali ha fornito i primi rudimenti sull’antica arte del tiro con l’arco.

«Ringrazio tutti quel che mi hanno aiutato e mi sono stati vicini – dice Giuliano Scancella – la mia famiglia e, anche se purtroppo non ci sono più, il mio grande maestro Alighiero Pignoloni e Priamo Palmieri. E il maestro artigiano Andrea Brizzi di Gorizia per i meravigliosi archi che mi ha costruito».