di Pier Paolo Flammini
Un incontro partecipato e dai contenuti utili: è quello voluto dalla Banca del Piceno in collaborazione con le Cantine di Castignano e che si è svolto nella sede delle Cantine di Castignano giovedì 7 dicembre. Il tema principe è stato il Complemento di Sviluppo Rurale (Csr) adottato dalla Regione Marche lo scorso 1° agosto che recepisce le indicazioni della Politica Agricola Comunitaria e il Piano Strategico Nazionale sull’Agricoltura e in particolar modo la misura del bando regionale con la quale sono stati destinati 22 milioni di euro al finanziamento dell’avvio di aziende agricole giovanili (meno di 41 anni). Il bando scade il prossimo 31 gennaio.
Sono intervenuti il sindaco di Castignano Fabio Polini, il presidente della Scac Omar Traini, l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, il presidente della Banca del Piceno Credito Cooperativo Alfio Bagalini, i funzionari della Regione Marche Roberto Bruni e Fabio Sansonetti.
L’intervento regionale a favore dei giovani, ad esempio, consente di elargire un contributo a fondo perduto fino a 50 mila euro per il primo insediamento in agricoltura oltre ad un ulteriore contributo dal 40 al 60% degli investimenti realizzati: tutti in conto capitale (a fondo perduto) a patto che l’impresa avviata resti attiva sul mercato per 8 anni: «Dai dati in nostro possesso il 98% delle imprese giovanili finanziate hanno proseguito la loro attività nel settore agricolo, dunque parliamo di una misura molto efficiente – ha spiegato Antonini – Tre sono i cardini dell’azione rivolta ai giovani: aumento della dimensione economica, favorire le produzioni di qualità, come ad esempio qui a Castignano l’anice verde per fare un esempio, e la sostenibilità ambientale».
Il sindaco Polini ha sottolineato come «i finanziamenti al settore agricolo siano necessari per contribuire alla gestione del territorio e alla qualità della vita non solo in ambito agricolo ma anche in città». Traini della Scac invece ha ricordato come la cooperativa rappresenti ben 350 soci e sia tra le più longeve delle Marche e a livello nazionale: «Ma l’annata 2023 è la peggiore storicamente per l’agricoltura, le piogge della tarda primavera hanno ridotto notevolmente i raccolti, pensiamo che la produzione di vino è diminuita del 70%. Occorre tornare a cooperare insieme».
Alfio Bagalini, tra l’altro agronomo e quindi conoscitore del mondo agricolo, ha illustrato le possibili richieste di un giovane che voglia accedere al credito per avviare un’azienda nell’ambito di questo bando: «Dobbiamo fare in modo di completare il progetto finanziato con un’azienda che continui nel tempo. Gli agricoltori e il sistema finanziario parlano due lingue diverse, per questo abbiamo formato del personale in grado di comprendere le esigenze degli imprenditori agricoli. Ricordando che abbiamo solo due strade: ridurre i costi e aumentare la marginalità, e per tutte e due questi percorsi l’unica soluzione è investire».
Le misure finanziabili sono state poi elencate nei dettagli da Roberto Bruni mentre Fabio Sansonetti ha avuto modo di presentare delle misure relative alla facilitazione di investimenti nel turismo rurale.
Insomma, un incontro utile e che si spera incentivi i giovani piceni ad investire non solo economicamente ma anche con la propria convinzione nel settore agricolo, che rappresenta, pur tra tante difficoltà, uno dei fiori all’occhiello dell’economia locale.
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