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Ascoli-Spezia 1-2, beffa amarissima al “Del Duca”: il Picchio ora è penultimo, i liguri tornano a respirare

SERIE B - Un’incornata di Hristov ad un minuto dal 90’ permette agli uomini di D’Angelo di espugnare l’impianto piceno. I bianconeri, a segno con Bellusci ad inizio ripresa, perdono immeritatamente al termine di una partita carica di tensione. Al fischio finale cori di incoraggiamento per la squadra, contestazione verso la proprietà. La situazione di classifica si inasprisce, ma tra una settimana si torna tra le mura amiche (violate per la quarta volta in stagione) per provare a reagire subito
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I tifosi in Curva prima del fischio d’inizio

 

di Salvatore Mastropietro

 

Al “Del Duca” passa anche lo Spezia e, purtroppo, non è una novità dato che è il quarto ko casalingo stagionale. Stavolta, per certi versi, è ancora più doloroso considerando il peso specifico del match e le modalità della sconfitta, che arriva ad un minuto dal 90’ sugli sviluppi di un calcio piazzato quando tutto sembrava apparecchiato per un pareggio.

 

Lo Spezia per vincerla fa molto poco. Segna su un rigore casuale, concesso da Marchetti su suggerimento del Var, con Verde e poi nel finale su una mischia. L’Ascoli va in gol ad inizio ripresa con il primo centro stagionale di Bellusci e sembra addirittura poterla vincere, considerando il buon piglio messo in campo. Al fischio finale la squadra si prende anche qualche applauso, mentre la società no: cori di contestazione a Pulcinelli e De Santis.

 

In un colpo solo l’Ascoli perde due posizioni in classifica a favore dello Spezia, per l’appunto, e della Ternana (vittoriosa per il secondo turno consecutivo, stavolta contro la Feralpisalò). La situazione è piuttosto buia, ma non c’è tempo di recriminare: tra una settimana nuovo appuntamento al “Del Duca” contro il Catanzaro.

 

LE PREMESSE – Rispetto alla sfida di una settimana fa contro il Venezia, mister Castori opera tre variazioni fondamentali. Bellusci, che ha smaltito le problematiche muscolari che lo hanno tenuto fermo per oltre una settimana, ritrova il suo posto come tornante di destra nella difesa a tre. In mediana viene scelto Milanese (e non Ghahoré), mentre sulla fascia destra c’è Adjapong al posto di Bayeye. In casa Spezia mister D’Angelo opta per un 4-3-2-1: ci sono i fratelli Esposito (Salvatore in cabina di regia e Pio in avanti) e anche l’ex di turno Cassata.

La squadra sotto la Curva prima dell’avvio

PRIMO TEMPO – L’inizio di partita è abbastanza equilibrato. Lo Spezia tiene maggiormente in mano il pallino del gioco e confeziona al 7’ il primo tiro in porta, respinto in corner da Viviano senza problemi, con Kouda. L’Ascoli si fa vedere al 10’ con Mendes che, lasciato in profondità da Di Tacchio, non riesce a trovare il tracciante giusto in area piccola. Botteghin due minuti dopo non riesce a deviare da ottima posizione in modo pulito un pallone spiovente sugli sviluppi di una punizione laterale battuta da Milanese. L’episodio che sblocca il match arriva al minuto 20: l’arbitro Marchetti, richiamato dal Var, assegna un calcio di rigore per fallo di mano di Di Tacchio (ad un minuto dopo circa dall’effettivo tocco). Dal dischetto va Verde, che non si fa distrarre dai fischi del “Del Duca” e spiazza Viviano. La partita si inasprisce con diversi interventi fallosi e perdite di tempo che l’arbitro Marchetti dimostra di non saper tenere a bada. L’Ascoli prende in mano le redini della gara, ma non arrivano occasioni particolarmente pericolose. Al 45’ sugli sviluppi di un calcio piazzato è Rodriguez a provarci con un colpo di testa centrale su sponda di Botteghin. In pieno recupero Viviano è attento nella respinta su un bel tentativo al volo di Kouda, uno dei migliori tra gli uomini di D’Angelo.

 

SECONDO TEMPO – Castori prova a dare subito la scossa inserendo D’Uffizi al posto di Milanese. La spinta del Picchio sortisce gli effetti sperati dopo pochi minuti: sponda di Mendes per Bellusci che, quasi da attaccante vero, sfodera un destro al volo imparabile che non lascia scampo a Zoet. Gli uomini di Castori provano a sfruttare il momento sfruttando la vivacità di D’Uffizi, ma l’inerzia del match torna in equilibrio considerando la delicatezza della posta in palio. Al 30’ l’Ascoli non sfrutta un clamoroso contropiede: D’Uffizi porta troppo palla servendo Mendes in ritardo e permettendo così alla difesa ligure di riposizionarsi. Quando i ritmi si abbassano ulteriormente e la partita sembra indirizzarsi verso l’1-1, arriva una vera e propria beffa per l’Ascoli. Punizione battuta magistralmente da Salvatore Esposito e incornata di Hristov che, lasciato colpevolmente solo, non fallisce l’appuntamento con il gol. In pieno recupero dall’unica mischia creata viene fuori un tiro in mezza rovesciata di Di Tacchio, bloccato in presa bassa da Zoet. Finisce 1-2 con una parte del “Del Duca” ammutolita e un’altra intenta a intonare cori contro la proprietà.

 

ASCOLI (3-4-1-2): Viviano; Bellusci (37’st Haveri), Botteghin, Quaranta; Adjapong (20’st Bayeye), Milanese (1’st D’Uffizi), Di Tacchio, Falasco; Masini (40’st Giovane); Mendes, Rodriguez (37’st Millico). A disposizione: Barosi, Bolletta, Rossi, Maiga Silvestri, Gnahorè, Manzari. Allenatore: Castori

 

SPEZIA (4-3-2-1): Zoet; Amian, Muhl (18’st Hristov), Nikolaou, Elia; Cassata (18’st Zurkowski), Salvatore Esposito, Bandinelli; Kouda, Verde (24’st Antonucci); Pio Esposito. A disposizione: Zovko, Pietra, Gelashvili, Bertola, Ekdal, Candelari, Krollis, Cipot, Moro. Allenatore: D’Angelo

 

Arbitro: Marchetti di Ostia Lido (assistenti Moro di Schio e Miniutti di Maniago, quarto uomo Zago di Conegliano, Var Maggioni di Lecco, Avar Zufferli di Udine)

 

Reti: 22’pt rig. Verde (S), 6’st Bellusci (A), 44’st Hristov (S)

 

Note: spettatori 6.502, incasso 45.935 euro (paganti 3.178 di cui 122 ospiti, euro 19.667; abbonati 3.324, rateo euro 26.268). Ammoniti Cassata (S), Bellusci (A), D’Uffizi (A), Amian (S), Haveri (A)


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