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“Piceno Cinema Festival”, il gran finale: vince “Non aspettare”, pioggia di premi per “Ciurè” (Le foto)

ASCOLI - Dopo 7 settimane, 22 serate e 30 eventi complessivi, al  Teatro Filarmonci l'ultimo atto della rassegna itinerante. Al cortometraggio del giovane attore e regista Daniel Bondì il riconoscimento della giuria presieduta da Enrico Vanzina
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Al Teatro Filarmonici di Ascoli è andata in scena una notte di premiazioni, grandi nomi del cinema internazionale, eccellenze del territorio, immagini, note musicali, progetti culturali. In una fusione di arti ed emozioni si è chiusa la kermesse di “Piceno Cinema Festival” – organizzata dall’Associazione Culturale “Gli O’SCenici” in collaborazione con l’Accademia Aifas – iniziata il 24 ottobre a San Benedetto e arrivata nel capoluogo dopo 7 settimane, 22 serate e 30 eventi complessivi. 

 

Il cortometraggio “Non aspettare” conquista l’ambìto Premio assegnato dalla giuria tecnica guidata dal presidente, lo sceneggiatore e regista Enrico Vanzina, risultando il miglior lavoro tra i 110 arrivati da ogni parte del mondo. L’opera del giovane attore e regista Daniel Bondì si è distinta per il coraggioso approccio nel trattare il tema attuale e delicato della violenza sulle donne. Attraverso la storia di Pier e Jade, il film esplora con intensità e sensibilità le dinamiche di una relazione che si trasforma in un incubo di manipolazione e abuso.

 

Incetta di premi per il lungometraggio “Ciurè”. Il lavoro scritto, diretto e interpretato da Gianpiero Pumo ha conquistato il “Premio Unite” assegnato dalla giuria speciale composta dagli studenti del Dams di Teramo, coordinati da Tiziana D’Augelli e rappresentati ad Ascoli dal professor Fabrizio Deriu – oltre ai riconoscimenti per le migliori regia, sceneggiatura e fotografia.   

 

“Ciurè” ha colpito la giuria per la splendida narrazione della contrastante realtà di Palermo nella quale si inserisce la dura vita di Salvo, giovane padre che per mantenere il figlio si arrabatta tra impieghi di fortuna e faccende tra il criminale e il grottesco. Quando la spirale di violenza gli si ritorce contro, si imbatte in Ciurè, una ballerina transgender che va in suo soccorso spalancandogli le porte di un night club gay dove si esibisce tutte le sere.

 

Il “Premio Città di Ascoli” se l’è aggiudicato il cortometraggio d’animazione “Pina”, che ha conquistato il consenso della giuria per la profonda narrazione ambientata nella Sicilia di fine Ottocento. La storia di Pina, una giovane con il potere di rigenerare la terra, si intreccia con la lotta contro la mafia, simboleggiando resistenza e speranza in un’epoca di oppressione. Il regista belga Jeremy Depuydt, arrivato da Bruxelles, ha ricevuto il premio da Donatella Ferretti, assessore all’Istruzione del Comune di Ascoli.

 

Oltre alle premiazioni tanti momenti di intrattenimento e di confronto. Al microfono di Luca Sestili si sono alternati anche i registi ascolani Massimo Cappelli e Giuseppe Piccioni, la giovane attrice Iole Mazzone, ascolana anche lei, che dal 24 dicembre sarà su “Paramount Plus” con il film “L’Età Giusta”.

 

Spazio anche ai progetti paralleli del Festival: “Formazione Fuoriclasse” rivolto alle scuole (sul palco il professor Giuseppe Di Caro e il giovane sceneggiatore Giulio Troli) e “Cinema Inclusivo” con la partecipazione dell’Anffas Grottammare rappresentata da Maria Lauri. Emozionante anche il momento con Carla Stipa che ha proposto il corto “Attraverso i tuoi occhi”, uno sguardo in rosa del cinema verso le donne, con Luca Ward testimonial d’eccezione.

 

Presenti rappresentanti dei Comuni che hanno ospitato il Festival: i sindaci di San Benedetto Antonio Spazzafumo, di Acquaviva Picena Sante Infriccioli, di Monsampolo Massimo Narcisi, di Appignano Sara Moreschini, gli assessori di Ascoli Donatella Ferretti e di Offida Isabella Bosano. Nel finale della kermesse la performance canora di Gloria Conti accompagnata alla chitarra da Andrea Galosi.

 

Il direttore artistico del Festival Marco Trionfante: «La seconda edizione del nostro festival segna un capitolo decisivo nel suo percorso evolutivo. L’accreditamento ministeriale non è solo un plauso alla sua rilevanza, ma anche il riconoscimento della sua formula itinerante, che emerge come un fertile terreno per coltivare un futuro culturale variegato e ricco. Abbiamo affrontato temi sensibili come il femminicidio, discusso nelle scuole, offerto progetti professionali per il futuro dei giovani. Inoltre, abbiamo reso omaggio a maestri del cinema come Federico Fellini. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine a tutti i sindaci e alle varie istituzioni che hanno sostenuto il nostro coraggioso percorso. Insieme, abbiamo dato vita a una piccola ma significativa rivoluzione nel modo di concepire gli eventi, andando ben oltre il semplice intrattenimento».

 

Enrico Vanzina: «Questo festival rappresenta un momento di riflessione sul cinema dei giovani, sono loro il futuro ed è giusto che eventi come questo diano loro il giusto spazio. Un evento bello, itinerante, inclusivo che si rivolge alla pancia culturale ed emozionale del paese. Sono tornato con piacere anche quest’anno ed è stato bello collaborare alla scelta dei film vincitori insieme alla giuria».

 

Giuseppe Piccioni: «L’idea di questo festival mi piace perché propone stimoli, riflessioni, curiosità da parte di tanti giovani: quindi un’iniziativa che diffonde e promuove la cultura, che favorisce la crescita del pensiero libero. Compiti difficili che però questo festival  svolge con grande qualità e immensa passione».

 

Massimo Cappelli: «Frequento molti festival ma questo è l’unico con uno sviluppo itinerante che mi piace molto: unire arte e territorio la trovo una grande idea. Inoltre, rispetto allo scorso anno ho trovato un evento ulteriormente cresciuto sul piano della qualità complessiva grazie alla grande passione e professionalità di tutto lo staff».

 

Daniel Bondì: «Sono felicissimo per il premio, ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno lavorato alla produzione di questo lavoro. Abbiamo trattato un tema, purtroppo, di grande attualità come la violenza sulle donne nella speranza di contribuire a tenere accesi i riflettori su questa terribile piaga. Ricevere il premio dalle mani di un maestro come Enrico Vanzina rende questo momento indimenticabile».

 

Gianpiero Pumo: «Aver conquistato 5 premi al Piceno Cinema Festival mi ha lasciato senza parole, sono molto soddisfatto e sono felice perché significa che tutti i reparti hanno funzionato bene, sono riconoscimenti che vanno condivisi con l’intera produzione. Inoltre, è stata la mia prima esperienza assoluta da regista e vincere il premio per la direzione mi ha fatto enormemente piacere».

 

Enrico Vanzina

 

La premiazione di Bondì

 

Jeremy Depuydt

 

Gianpiero Pumo

 

Giuseppe Piccioni

 

Massimo Cappelli

 

Giuseppe Piccioni, Iole Mazzone, Luca Sestili

 

Donatella Ferretti

 

Andrea Galosi e Gloria Conti

 

Il Filarmonici gremito


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