di Giuseppe Di Marco
L’asilo “Merlini” era agibile durante lo svolgimento delle attività da parte dell’Istituto “Vivaldi”? La vicenda è emersa in Consiglio grazie ad Annalisa Marchegiani, che ha posto una domanda d’attualità in proposito durante la seduta di question time del 12 dicembre.
Sempre in sala consiliare, quindi, Bruno Gabrielli ha offerto un excursus della vicenda: «Il 2 marzo 2023 – ha spiegato l’assessore all’urbanistica – il procuratore incaricato dall’asilo “Merlini” ha presentato una comunicazione di inizio lavori di manutenzione straordinaria e risanamento conservativo dei locali al primo piano, comprensivi di rifacimento dei servizi igienici e dell’impianto elettrico, risanamento e tinteggiatura del vano scala e manutenzione della terrazza al secondo piano, nonché risanamento conservativo del torrino al vano scala dell’attico. Il 20 ottobre è stata trasmessa dal presidente del cda del Merlini la comunicazione di fine lavori parziali di parte dei locali al primo piano. Il 24 ottobre il direttore dei lavori ha presentato la segnalazione certificata di agibilità parziale».
Continua Gabrielli: «In seguito quindi sono iniziate le attività scolastiche, tuttavia con nota Sue del 7 dicembre il tecnico ha segnalato la presenza di lavorazioni in corso sull’unità immobiliare non dirette e progettate dallo stesso, non riconducibili alla comunicazione del 2 marzo e della relativa segnalazione certificata di agibilità. Quindi il presidente del cda ha incaricato un nuovo tecnico per la segnalazione dei nuovi lavori in corso di esecuzioni e per l’integrazione della segnalazione certificata di agibilità presentata. Pertanto le attività scolastiche al primo piano sono attualmente sospese e riprenderanno solo dopo il completamento dei lavori e all’integrazione di cui sopra».
Parole che attizzano ancora di più il fuoco della polemica: «L’Amministrazione – replica Marchegiani – ha dimostrato una chiara incapacità a programmare per tempo il trasferimento dell’Istituto, a scegliere una sede adeguata alle finalità, tenuto conto della destinazione d’uso scolastico e preventivando correttamente tempi e costi. L’intera vicenda è stata gestita con una grandissima superficialità. A che titolo questa Amministrazione ha fatto lavori al “Merlini”, un immobile che appartiene ad una fondazione? Sulla base di un contratto di comodato, peraltro scaduto il 17 novembre. Quindi come mai oggi viene occupato l’immobile? E quanto tempo ci vuole a redigere un nuovo contratto di locazione?»
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