di Giuseppe Di Marco
Crisi in Consiglio comunale, lo strappo sembra ricucito. A dirlo è la stessa Silvia Laghi, che anzi nega l’esistenza della benché minima frizione con l’Amministrazione comunale. La consigliera di Rivoluzione Civica, infatti, non si è presentata in assise per la seduta del 20 dicembre, e visto che la minoranza non è entrata in emiciclo, il Consiglio è andato deserto.
«Non sono stata presente per motivi personali, non politici – spiega la Laghi – ma posso assicurare che sarò presente alla prossima seduta del Consiglio». Parole che parrebbero rassicurare il vertice comunale, chiamato ad approvare importanti variazioni di bilancio e la razionalizzazione delle società partecipate. Le affermazioni della consigliera di maggioranza metterebbero al riparo il vertice di Viale De Gasperi dalle tante voci circolate attorno all’assenza di ieri. Su tutte, quella che pone al centro dell’ipotetica discordia i mal di pancia per la questione delle nomine Start.
Tutto risolto? E’ da vedere, perché alle parole devono seguire i fatti e, in questo caso, l’effettiva partecipazione al prossimo Consiglio, che dovrebbe tenersi venerdì 29 dicembre. La nuova assise peraltro dovrebbe riunirsi in seconda convocazione, cosa che permetterebbe al presidente Eldo Fanini di iniziare la seduta con 8 consiglieri. Il punto, però, è che per approvare i punti all’ordine del giorno serve la maggioranza al completo, Laghi inclusa.
Sono ben 20 i punti inseriti nell’ordine del giorno di dicembre: l’occasione sarà buona anche per tornare a parlare del calendario “Miss Grand Prix”, tema sul quale la minoranza ha anche depositato una mozione. Altra questione importante è quella delle partecipate, e nello specifico di Picenambiente: l’idea di qualificarla società a controllo pubblico oramai è del tutto tramontata, nonostante l’attività e le rimostranze della minoranza di questi anni.
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