di Salvatore Mastropietro
Il 2023 dell’Ascoli si conclude con un pareggio sul terreno del “Del Duca” davanti ad un’importante cornice di pubblico: oltre 7.300 i tifosi che hanno scelto di passare sugli spalti dell’impianto piceno la giornata di Santo Stefano. Sul campo le emozioni non sono molte e capitano tutte nel primo tempo: su tutte, il calcio di rigore fallito da Pittarello intorno al 25′.
A livello di classifica, per la squadra di Castori cambia ben poco: penultimo posto in classifica a pari merito con lo Spezia, a +3 sull’ultima posizione occupata dalla Feralpisalò, ad una lunghezza dalla zona playout e a tre punti dalla salvezza diretta. Nel girone di ritorno, com’è ovvio che sia, servirà un netto cambio di passo per mantenere la categoria. La palla, adesso, passa alla società, che dovrà intervenire in maniera ingente e mirata sul calciomercato: la piazza aspetta rinforzi ed una squadra all’altezza non solo a livello di impegno, che non sta mancato, ma anche e soprattutto sotto il profilo della qualità.
LE PREMESSE – Mister Castori ritrova Bellusci e Di Tacchio, che avevano saltato per squalifica la sfida di Pisa, ma perde Giovane a centrocampo. Al suo posto la scelta ricade su Milanese, mentre sulla fascia destra Adjapong viene favorito a Bayeye. Lato Cittadella, invece, mister Gorini sceglie Carissoni per sostituire lo squalificato Giraudo, In avanti c’è Tessiore alle spalle del duo Magrassi-Pittarello.
IL PRIMO TEMPO – Nella prima parte di gara le occasioni faticano ad arrivare. Il Cittadella attacca con maggior convinzione, ma l’Ascoli si fa vedere con innocuo tiro di Falasco dalla distanza e con un colpo di testa mancato da Rodriguez da buona posizione. Al 22′ arriva l’episodio che cambia gli equilibri del match: sugli sviluppi di un corner, il Var richiama l’attenzione dell’arbitro Minelli per un tocco di mano di Di Tacchio. Il fischietto lombardo decreta il calcio di rigore. Quello che succede dal dischetto, poi, ha del clamoroso: Viviano para il primo tentativo di Pittarello con un provvidenziale intervento di piede. Dopo una breve esultanza bianconera, però, Minelli indica la ripetizione del calcio di rigore: Viviano, infatti, non aveva nemmeno un piede sulla linea, come invece prescrive il regolamento da un paio di anni. Dagli undici metri si ripresenta Pittarello, che spiazza Viviano ma alza troppo la traiettoria e colpisce in pieno la traversa. Al 31′ ci prova Vita dal limite dell’area, ma Viviano è attento e respinge di pugno. Due minuti dopo uno schema ben riuscito da corner libera al tiro Carriero, che sfiora il palo alla destra di Viviano. Il primo vero pericolo verso la porta di Kastrati l’Ascoli lo crea al 38′: Masini si ritaglia uno spazio per la conclusione dal limite dai venti metri, ma il portiere veneto riesce a respingere in corner.
IL SECONDO TEMPO – Ad inizio ripresa l’intensità in mezzo al campo si alza, ma non la qualità nelle azioni. Basti pensare che la prima vera e propria occasione capita al minuto 73 con una punizione di potenza di Pedro Mendes, deviata in corner in intervento basso da Kastrati. Il Cittadella torna a farsi vedere al 78′ con una bella ripartenza conclusa dal neo entrato Cassano: tiro centrale facile preda di Viviano. Ancora Cassano pericoloso al minuto 85′ con un tiro secco di sinistro: il portiere bianconero respinge coi pugni.
ASCOLI (3-5-2): Viviano; Bellusci, Botteghin, Quaranta; Adjapong (19’pt Bayeye), Milanese (19’pt Falzerano), Di Tacchio, Masini, Falasco (45’st Haveri); Mendes, Rodriguez (31’st D’Uffizi). A disposizione: Barosi, Bolletta, Rossi, Gnahorè, Maiga Silvestri, Nestorovski, Millico, Manzari. Allenatore: Castori
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati; Salvi, Pavan, Negro (1’st Negro), Carissoni; Vita, Branca, Carriero (14’st Cassano); Tessiore; Magrassi (33’st Maistrello), Pittarello (14’st Pandolfi). A disposizione: Maniero, Sottini, Angeli, Rizza, Danzi, Saggionetto, Mastrantonio. Allenatore: Gorini
Arbitro: Minelli di Varese (assistenti Mondin di Treviso e Votta di Moliterno, quarto ufficiale Mastrodomenico di Matera, Var Abbattista di Molfetta, Avar Serra di Torino)
Note: spettatori 7.390, incasso 71.314 euro (paganti 4.066 di cui 68 ospiti, euro 45.046; abbonati 3.324, rateo euro 26.268). Ammoniti: Negro (C), Mendes (A), Bellusci (A), Branca (C), Pavan (C)
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