di Pier Paolo Flammini
Restano critiche, anche se in via di miglioramento, le condizioni delle due donne (clicca qui) investite a San Benedetto nella tarda mattinata di ieri, 26 dicembre, mentre attraversavano Via Sgambati, strada parallela al lungomare e al Viale dello Sport che collega Via Volta a Via Scarlatti e quindi Porto d’Ascoli.
Si tratta di una mamma e di sua figlia, molto conosciute a San Benedetto, che hanno riportato un trauma cranico e problemi al bacino e a una vertebra, anche se sembra che le fratture non abbiano compromesso funzioni vitali.
Il problema è però quello della sicurezza stradale, in particolare tra Via Sgambati e Via Scarlatti, dove l’andatura dei mezzi è spesso molto sostenuta e non vi sono dissuasori della velocità.
Il tratto è molto attraversato soprattutto nel periodo estivo, poiché il sottopasso ferroviario è uno dei pochi passaggi attraverso cui raggiungere il Lungomare (più a sud occorre giungere fino a Via Mare, e il sottopasso in quel caso è anc0ra più pericoloso).
Più a nord la situazione è ancora più difficile: ce ne eravamo occupati la scorsa estate evidenziando i rischi connessi con un sottopasso di dimensioni ridotte impossibile da utilizzare dai pedoni e molto rischioso per chi è in bicicletta (clicca qui).
Il tema dei sottopassi si spera rientrerà anche nella discussione relativa all’eventuale arretramento della Ferrovia Adriatica nell’area interna, anche perché sono urgentemente necessari importanti investimenti della Rete Ferroviaria Italiana anche per agevolare l’attraversamento di quello che è un vero e proprio muro che condiziona la qualità della vita dei residenti: si pensi solamente a quanta difficoltà c’è nel realizzare un attraversamento ciclopedonale nel tratto dell’Albula.
Mancano in Via Scarlatti e Via Sgambati, ad esempio, sopraelevazioni nelle strisce pedonali, in grado di dare evidenza e sicurezza ai pedoni (ma anche ai molti che si spostano in bicicletta) oltre che a obbligare le automobili a rallentare.
Dalle fotografie in nostro possesso, scattate mentre personale della Polizia Municipale effettuava i rilievi dopo l’incidente, le strisce pedonali sono oltretutto poco visibili.
L’automobile coinvolta nell’incidente si è fermata a una distanza di circa 8-10 metri dalle strisce, dove stavano passando madre e figlia investite. Probabilmente la Renault che le ha investite è stata tradita anche dal sole basso e diritto rispetto al senso di marcia, come evidenziano le ombre lunghe.
A ogni modo occorrerà il prima possibile mettere in sicurezza quel tratto, per evitare che la cronaca debba periodicamente occuparsi di incidenti simili.
Viale dello Sport, quel sottopasso è pericoloso: i pedoni rischiano grosso (Foto)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati