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“All’ombra dei Sibillini”: le Ferrovie dello Stato raccontano le montagne del Piceno

ASCOLI - Si intitola "Le Frecce" il mensile che nel mese di dicembre ha ospitato foto e testi del sambenedettese Emanuele Santori e che ritrae Montevettore, Sibilla, Lago di Gerosa tra Montemonaco e Venarotta. Un modo intelligente, educato e raffinato per promuovere un territorio
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All’ombra dei Sibillini, le foto di Emanuele Santori per “La Freccia”

 

di Pier Paolo Flammini

 

Il Piceno in un treno: e non è uno slogan pubblicitario. Grazie a Emanuele Santori, fotografo sambenedettese, la rivista “La Freccia” torna a parlare del Piceno, con ben tre pagine dedicate ai Sibillini innevati nel periodo invernale (testi dello stesso Santori).

 

All’ombra dei Sibillini” il titolo del servizio, sul quale campeggia una suggestiva foto panoramica, scattata dall’alto, nel quale si vedono Venarotta, e, in sequenza, le vette dei Monti Sibillini, della Laga e del Gran Sasso. Altre immagini riguardano la Rocca di Montemonaco (sullo sfondo la Sibilla e il Vettore) e il lago di Gerosa.

 

All’ombra dei Sibillini

Una maniera intelligente di promozione turistica – tra l’altro, in questo caso, a costo zero per la cittadinanza – che usa parole e immagini garbate e ben rappresentative, mentre non si placa ancora la polemica per il calendario presentato pochi giorni fa nella sala consiliare del Comune di San Benedetto, con delle ragazze in costumi attillati tra monumenti e scorsi caratteristici della città (clicca qui).

 

«In Provincia di Ascoli Piceno, lungo la via Salaria, per conoscere il territorio dominato dai Monti Azzurri cantati da Leopardi, tra borghi incantati, valle ammirevoli e antichi miti», scrive Santori.

 

All’ombra dei Sibillini, terza pagina

La rivista è un mensile che viene distribuito gratuitamente su tutti i treni ad Alta Velocità che percorrono le linee di Ferrovie dello Stato Italiane, e dunque lo scorcio sui Sibillini è uno strumento di promozione di alta qualità. Santori non è nuovo rispetto a questi servizi: già nel numero di settembre aveva descritto la costa del Piceno e la Valle del Tronto, fino ad Ascoli, mentre adesso, in piena stagione invernale, ecco i Monti Sibillini, tesoro naturalistico spesso poco valutato.

 

Santori ha percorso strade poco conosciute, attraversato la Valle del Fluvione in auto e la Piana della Gardosa, partendo da Foce di Montemonaco, a piedi o con le ciaspole, godendo poi dei sapori e dei profumi intensi del territorio, ferito dalla tragedia del terremoto del 2016.

 

«Abbiamo la fortuna – ha detto  – di vivere in una terra nella quale mare, collina e montagna si abbracciano e ci abbracciano, racchiudendo in uno spazio ristretto una grande varietà di paesaggi e microclimi. Si tratta di una caratteristica rara che, se conosciuta, può essere di grande attrattiva per i turisti».

 

La rivista è consultabile su https://www.fsnews.it/it/tag/la-freccia.html 


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