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Sarà una Samb ancora più compatta e duttile: ecco spiegati Bontà, Senigagliesi e Giampaolo

SERIE D - In luogo di due centravanti, sono arrivati alla corte di Lauro tre giocatori di cui due, l'ex Gubbio e Giampaolo (ancora non ufficializzato), capaci di giocare in quella zona tra centrocampo e attacco, vero punto debole di inizio stagione. Il "mini-calendario" di gennaio
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Luca Senigagliesi

 

di Pier Paolo Flammini

 

Sarà una Samb diversa per forza di cose, forse ancor più compatta ma con la possibilità di variare l’assetto di gioco con uomini più funzionali rispetto a quanto fatto (spesso) nel girone di andata. Gli arrivi della mezzala Bontà, dell’esterno Senigagliesi (adattabile in caso di necessità come mezzala offensiva) e dell’imminente Giampaolo dalla Recanatese (jolly d’attacco, utilizzabile anche come centravanti o come trequartista), ovvero di uomini che per caratteristica sono duttili e sono impiegabili in quella zona intermedia tra il centravanti e il centrocampista, vanno sicuramente a colmare una lacuna emersa fin dal pareggio interno contro il Fano, a inizio campionato.

 

Il tutto, va detto, con un impianto iniziale che sarà il 4-3-3, ma che potrebbe facilmente cambiare in un 4-2-3-1 in caso di necessità a gara in corso, oppure in un ipotetico 3-4-3 (con Pagliari alzato sulla linea dei centrocampisti oppure per sfruttare le fasce con giocatori offensivi nei finali di gara).

 

Ovvero l’assenza di un uomo capace di galleggiare tra le linee: per questo Lauro aveva convertito Alessandro in quel ruolo, con buoni risultati per quanto riguarda la capacità dell’attaccante romano di fungere da regista offensivo, un po’ meno per il suo rendimento in area di rigore (solo tre gol, anche se pesano i due rigori falliti). E per questo – oltre che per il fatto che la Samb non ha mai avuto bisogno di sbilanciarsi per recuperare risultati deludenti, avendo subito i gol quasi sempre nel finale – un buon attaccante come Romairone non ha avuto lo spazio che pure avrebbe meritato. Così i due attaccanti con l’under Evangelisti hanno lasciato la Samb, e il loro posto è stato preso da tre giocatori titolari in Serie C oltre che da altri giovani, come il francese Tourè (classe 2005), anche se si è sempre in attesa per l’ok al transfert del russo Tsechoev (2004) mentre in questi giorni si sta allenando anche Leon Sciarra (2005) che conta due apparizioni nella Samb 2022-23 (difensore).

 

Starà a Lauro assemblare al meglio la nuova creatura, e soprattutto riuscire a coinvolgere tutti i calciatori e non solo l’undici titolare: e parliamo di calciatori come Battista, Martiniello, Cardoni, lo stesso Giampaolo, Pietropaolo, Orfano, Scimia, Barberini, che per ruolo, abbondanza e incastri dovuti alla regola degli under potrebbero oscillare tra panchina e rettangolo di gioco. Con la recente regola delle cinque sostituzioni, metà formazione può essere sostituita a gara in corso, per cui chi entra con forze fresche diventa spesso fondamentale.

 

Così, mentre Danilo Alessandro lascia non prima di essersi sfogato via social («il 90% dei giornalisti non vogliono bene alla Samb, e la vera Samb non sono i tanti leoni da tastiera») è interessante vedere in che modo partirà il girone di ritorno per le quattro principali formazioni, le prime in classifica.

 

La Samb tornerà in campo il 7 gennaio, ospitando il Sora; poi si recherà a Tivoli. Il 21, al “Riviera”, il primo scontro diretto, in casa (solo L’Aquila nel ritorno sarà affrontata in trasferta) e quindi l’insidiosa trasferta a Fano, rilanciato dalla gestione Cornacchini.

 

La capolista Campobasso invece debutterà a Monterotondo, quindi Matese fuori, Atletico Ascoli in casa e di nuovo, il 28 gennaio, in trasferta a L’Aquila.

 

Da parte sua l’Avezzano esordisce a Fossombrone, poi ospita il Monterotondo, quindi va a San Benedett e infine ospita il Vastogirardi.

 

Il passaggio iniziale più complicato è quello de L’Aquila: Matese (trasferta), scontro diretto col Chieti (casa), Monterotondo fuori e poi Campobasso in Abruzzo. E subito dopo, sempre in casa, Vigor Senigallia.

 

Insomma: il 7 gennaio inizierà una corsa a più squadre che mai come quest’anno si preannuncia incerta.


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