di Andrea Ferretti
Toppa sì, toppa no. Sulla falsariga del “carta vince, carta perde” ci riferiamo a quelle di bitume che vengono usate per riempire buche e avvallamenti sulle strade, e che durano – dipende se piove o meno – al massimo due settimane. In curva, quindi in una rotatoria, anche meno. Dopo diversi appelli lanciati da Cronache Picene, che si è fatto portavoce delle proteste di residenti della zona e di utenti della strada, a questo destino non si sono sottratte le buche, meglio dire crateri, che da tanto tempo ad Ascoli caratterizzano l’ormai famigerata rotatoria del Battente.
La rotatoria da cui si può decidere se proseguire sulla Statale Piceno Aprutina o svoltare (solo per chi proviene dal centro) in Via dell’Aspo, oppure svoltare in direzione delle numerose e accattivanti attività commerciali che negli ultimi anni, con effetto calamita, hanno attirato l’intera rete stradale che di dipana nella prima periferia est della città.
Nei giorni scorsi sono stati inviati lì operai armati di pala e sacchetto di bitume che hanno fatto quello che hanno potuto, cioè pochissimo. Con il bitume pronto uso hanno rattoppato alla meno peggio solo un breve tratto dell’asfalto intorno alla rotatoria, lasciando scoperte altre pericolosissime buche. Questa rotatoria è un serio pericolo per l’incolumità degli automobilisti e, soprattutto di chi monta un due ruote, moto o scooter che sia. Non la pensano forse nella stessa maniera carrozzieri e gommisti. In quel luogo si sono verificati diversi incidenti, per fortuna tuti di lieve entità.
La peggio è sicuramente toccata ai veicoli, la maggior parte dei quali diretti (o in uscita) verso le numerose attività commerciali situate a poche decine di metri. I primi a protestare dovrebbero essere proprio i titolari e/o gestori di queste attività, ma evidentemente le buche non incidono sul numero degli scontrini emessi a fine giornata.
Nel sacco dei doni di Babbo Natale, dunque, nessun rifacimento dell’asfalto al Battente. In quello della Befana? Visto il tempo a disposizione, probabilmente idem. Restiamo allora in attesa della prossima toppa o, speriamo di no, di un incidente in cui purtroppo qualcuno si farà male sul serio.
Buche e avvallamenti, la situazione a Bellavalle e al Battente
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