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Variante Areamare, il 10 gennaio nuova udienza al Tar Marche

SAN BENEDETTO - Il privato ha intentato nuovo ricorso impugnando la delibera di giunta comunale con cui è stata sancita l'insussistenza dell'interesse pubblico relativamente alla proposta di variante
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La variante Areamare

 

di Giuseppe Di Marco

 

Avrà luogo fra poco più di una settimana, la prima udienza del nuovo ricorso intentato da Areamare sulla proposta di variante presentata oltre sei anni fa. Il privato ha deciso di opporsi alla delibera di giunta che ha affermato l’insussistenza di interesse pubblico relativa all’istanza. La prossima tappa al Tar Marche è stata fissata al 10 gennaio.

 

Da quest’udienza potrebbe scaturire anche la decisione di sospendere la suddetta delibera e il tutto, sicuramente, approderà ad un secondo step davanti al tribunale amministrativo marchigiano. La variante Areamare veniva protocollata nel 2017 e prevede la realizzazione di 18 edifici residenziali fra Via del Mare e Via del Cacciatore. Come contropartita, l’Agenzia delle Entrate stabilì che la società avrebbe dovuto versare nelle casse comunali un contributo straordinario di 4,5 milioni, di cui 3,3 in terreni e 1,2 in denaro.

 

Quali sono i nodi da sciogliere in questa annosa diatriba? Intanto, il grado di “discrezionalità” della giunta nel prendere una decisione. Si ricorderà infatti che fu proprio il Consiglio di Stato, con propria sentenza, a disporre che l’esecutivo rivierasco avrebbe dovuto dare una risposta al privato entro tempi brevi. Risposta che venne formulata e pubblicata a fine settembre: un diniego su tutta la linea, coerentemente con quanto detto nei mesi precedenti dal vertice comunale. L’Amministrazione infatti ha più volte chiarito che nessuna variante al piano regolatore verrà approvata prima che venga messo nero su bianco un nuovo piano urbanistico. Il punto, però, è che l’iter burocratico relativo alla variante Areamare è in fase avanzata già da molto tempo: la società è anche arrivata ad elaborare un progetto esecutivo del valore di circa 700.000 euro.

 

Altro punto riguarda l’utilizzo previsto dal piano regolatore per i terreni in questione. Nella delibera di settembre infatti si legge che uno dei motivi per cui la variante è stata scartata è «l’incidenza di riduzione delle aree attualmente destinate a pubblici servizi scolastici nelle zone interessate dalla proposta di variante». Questo perché nel lotto del quartiere Sentina si dovrebbe realizzare una scuola. Il problema è che, parallelamente alla variante, Areamare ha proposto di costruire un plesso scolastico proprio fra la “Colleoni” e Via Goffredo Da Buglione.


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