«Scarsa attenzione da parte di Anffas nei confronti dei suoi collaboratori e delle istanze da noi più volte avanzate e rimaste senza risposta, ma oggi la situazione sembra davvero ad un punto di non ritorno», così esordisce Viola Rossi, segretaria della Cgil funzione pubblica di Ascoli, che «pretende un cambio di rotta, oppure si arriverà ad forte presa di posizione».
«Invece – continua la sindacalista nel riepilogare l’esito degli incontri con la Fondazione, attivati per risolvere alcune criticità della struttura – ci siamo ritrovati ad un tavolo in cui si è parlato esclusivamente delle difficoltà economiche dell’Ente e di conseguenti esuberi di personale.
Nonostante siano stati fatti recentemente importanti investimenti in immobilizzazioni, Anffas ha dichiarato di dover interrompere i contratti a tempo determinato e di trovarsi addirittura con diversi esuberi di lavoratori stabili sui quali aleggia l’ombra del licenziamento nei prossimi mesi.
Tuttavia – si legge ancora nella nota sindacale – chiede anche prestazioni in straordinario alle stesse figure professionali che dichiara siano in esubero e programma addirittura l’attività ricorrendo alle cosiddette doppie notti, ovvero turni di lavoro consecutivi che negano il dovuto smonto al lavoratore in questione e lo costringe ad un ulteriore turno notturno consecutivo.
Scelta inaccettabile non solo perché innalza il livello di rischio nell’assistenza agli ospiti, ma anche a fronte delle recenti tragedie che hanno avuto risalto dalla cronaca ed hanno coinvolto proprio lavoratori di strutture residenziali.
Questa situazione non è davvero più sostenibile, a maggior ragione se questa decisione si legge in combinato con l’atteggiamento riservato al personale da troppo tempo. Solo il mese scorso, abbiamo ottenuto l’annullamento di due provvedimenti disciplinari assurdi che la Fondazione aveva comminato ai lavoratori per il solo fatto di essersi attenuti ai contenuti del libretto di circolazione del pulmino per trasporto disabili, non trasportando più utenti di quanto consentito.
Tale condotta, ritenuta per Anffas Grottammare una minaccia alla gerarchia interna, era stata incomprensibilmente sanzionata dall’Ente e solo grazie alla nostra impugnazione dei provvedimenti, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro ne ha sancito l’annullamento tramite lodo arbitrale dichiarando la condotta non sanzionabile.
Questo è il contesto in cui Anffas opera, un contesto in cui le divergenze vengono acuite da un atteggiamento autoritario nei confronti dei lavoratori, in cui viene negata la possibilità di conciliare i tempi di vita-lavoro, in cui da un lato si prevedono turni massacranti e dall’altro si paventano licenziamenti».
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