di Luca Capponi
Se è vero che Ascoli è nata prima di Roma, allora “il gladiatore” non poteva chiedere posto migliore per affondare le sue radici. E chi l’avrebbe mai detto. Dopo anni di ricerche, in una anonima giornata di inizio anno, Russell Crowe fa coming out: «Il mio trisavolo era di Ascoli Piceno».
Difficile immaginarlo, da lui che è nato in Nuova Zelanda, ma pare sia proprio così. La notizia arriva direttamente dal profilo Twitter (anzi X, nuovo nome della piattaforma) del 59enne attore premio Oscar, e va snocciolata per filo e per segno.
«È da molto tempo che cerco di rintracciare i miei antenati italiani – scrive il buon Russell -. Racconti familiari folcloristici ed errori di ortografia mi avevano portato a imboccare binari sbagliati. Si scopre che il mio trisavolo da parte di madre, che viaggiò in Nuova Zelanda nel 1864, si chiamava Luigi Ghezzi. Nato nel 1829 ad Ascoli Piceno, Marche, figlio di Augustine e Annunziata, nata a Parma. Luigi aveva lavorato in Argentina, aveva preso una nave per l’India, aveva fatto naufragio ed era finito a Città del Capo. Mentre si trovava lì incontrò e sposò Mary Ann Curtain ed emigrarono in Nuova Zelanda».
Questo, in sintesi, parte di quanto reso noto sui social. Dunque, Luigi Ghezzi. A lui va fatta risalire la progenie che ha dato i natali ad uno degli attori di Hollywood più noti al mondo (tra l’altro, pronto a tornare per il sequel del “Il gladiatore” diretto da Ridley Scott, forse…), una progenie partita quindi dalle cento torri. Sarebbe bello, adesso, disponendo del nome e della data di nascita di Ghezzi, compiere qualche ricerca in più direttamente in loco. Lanciamo la palla a chi di dovere, con l’auspicio che magari un giorno, complice il riscoperto legame, Massimo Decimo Meridio decida di far tappa ad Ascoli, visto anche il forte legame proprio con l’Italia.
Nel frattempo, il Piceno incamera un altro potenziale concittadino di lusso nel dorato mondo del cinema dopo Robert Zemeckis. Il mitico regista di “Ritorno al futuro”, infatti, vanta origini ad Arquata del Tronto grazie alla mamma Rosa Nespeca, nata nelle Marche.
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