di Federico Ameli
Prima di concedere ufficialmente la cittadinanza al neoascolano Russell Crowe, il Consiglio comunale convocato nel pomeriggio di ieri, giovedì 18 gennaio, è stato chiamato a prendere importanti decisioni sul futuro della città.
È il caso del tema sosta, già da diversi mesi al centro del dibattito politico delle cento torri, che con l’ultima seduta del Consiglio si arricchisce di una nuova, determinante, tappa nel percorso che, per volontà del sindaco Marco Fioravanti, porta dritto al riacquisto dei parcheggi dalla Saba.
Dopo aver analizzato a fondo le opportunità a disposizione del Comune per riacquisire la concessione dalla multinazionale spagnola, il dottor Calzone, consulente incaricato dall’Arengo lo scorso novembre, ha individuato in una società pubblico-privata a maggioranza pubblica il modello di gestione ideale della sosta ascolana. Sulla base della dettagliata relazione elaborata da Calzone, come da prassi l’Amministrazione comunale ha dunque sottoposto al Consiglio comunale la costituzione della società in questione.
«Si tratta di una delibera fondamentale per il percorso avviato da qualche mese a questa parte – conferma Fioravanti – ringrazio tutti i consiglieri che con il loro coraggio e il loro voto hanno realizzato ciò che molti partiti e politici promettono da molti anni.
Abbiamo cercato di individuare il miglior modello gestorio, in una proposta dinamica e in grado di generare introiti per portare avanti investimenti pubblici. Prima che alle uscite, è necessario pensare alle entrate, dato che la spesa corrente sta aumentando di pari passo con le esigenze sociali. Nonostante i numerosi finanziamenti ottenuti in questi anni, infatti, ho la sensazione che si tornerà presto a una gestione rigida del Comune.
Siamo ancora in una fase sperimentale ed esplorativa, in cui stiamo cercando di aprirci al mercato. Oggi, però, grazie al dottor Calzone abbiamo individuato in una società mista il modello gestorio ideale per la nostra città».
Come illustrato dal sindaco e dal consulente in questione, il programma dell’Arengo prevede la costituzione di una società pubblico-privata in cui la componente maggioritaria, rappresentata dalla parte pubblica, potrà intervenire politicamente sulla gestione della sosta in ottica turistica e per rispondere alle esigenze di residenti e commercianti.
Se in un primo momento il Comune aveva fissato al 2025 il termine per il riacquisto degli stalli di sosta, ad oggi la strategia concordata con il dottor Calzone prevede un rigido cronoprogramma che, a meno di intoppi, porterà l’Amministrazione a riscattare i parcheggi entro la fine del 2024 dietro il pagamento di circa 6,5 milioni di euro.
Una somma decisamente importante, che l’Arengo ha intenzione di coprire facendo un oculato ricorso alle opportunità che si presenteranno da qui in avanti. In via esplorativa è stata sondata la possibilità di ricorrere alla Cassa depositi e prestiti, con l’eventualità di fare affidamento anche agli istituti bancari, alle partecipate comunali e a ulteriori fonti interne ed esterne al Comune.
A proposito di risorse, economiche e non, secondo lo studio condotto dal dottor Calzone la società mista rappresenterebbe l’unico modello gestorio in grado di garantire un finanziamento da parte del privato, assicurando contestualmente l’accesso a un patrimonio esperienziale di gestione della sosta che l’Arengo, ormai da decenni, inevitabilmente non possiede.
I PROSSIMI PASSI – Valutata ma prontamente scartata l’ipotesi di affidare il servizio alle società partecipate comunali, con l’ok del Consiglio comunale – 19 favorevoli, 2 contrari e 1 astenuto il bilancio finale della votazione – l’Arengo avvierà un iter burocratico decisamente complesso passando la palla al Collegio sindacale del Comune, che fornirà un parere sul modulo gestorio e sulla costituzione della società mista.
Una volta ottenuto il via libera dal Collegio sindacale di revisione dei conti, la proposta si tradurrà ufficialmente in un’approvazione a procedere e in una comunicazione formale alla Corte dei Conti e all’Antitrust con una bozza di atto costitutivo. A quel punto si dovranno attendere i canonici 60 giorni di attesa del pronunciamento della Corte, al termine dei quali, in assenza di intoppi, si dovrà procedere alla comunicazione formale della volontà di riacquisto alla Saba, con un preavviso di 3 mesi e ulteriori 30 giorni di tempo necessari per rendere effettivo il trasferimento.
I tempi si preannunciano già piuttosto stretti, ma il Comune conta di chiudere la pratica entro il prossimo 31 dicembre per poi affidare la gestione della sosta alla nuova società per un periodo stimato tra i 22 e i 27 anni, sufficienti ad ammortizzare gli investimenti previsti per la riqualificazione dei parcheggi Ex Gil e Torricella e, ovviamente, a generare ricavi.
In ultima analisi, se la procedura a evidenza pubblica indetta per esplorare il mercato e individuare il partner privato dovesse risultare deserta – sebbene, come confermato dal dottor Calzone, non ci siano precedenti in questo senso – il Comune potrà procedere con trattativa negoziata con chi riterrà opportuno.
LE REAZIONI – Nonostante il parere favorevole espresso dai banchi della maggioranza e confermato dall’intervento della consigliera Micaela Girardi, i rappresentanti dell’opposizione hanno sollevato alcune perplessità sulla bontà del percorso intrapreso dall’Amministrazione Fioravanti.
In particolare, il consigliere pentastellato Massimo Tamburri ha evidenziato l’opportunità di ingaggiare semplicemente un manager per colmare la già menzionata lacuna in termini di know how ed esperienza nella gestione dei parcheggi, sottolineando la necessità che il futuro bando includa un numero di posti già stabilito da garantire al socio privato.
Per Massimo Maria Speri di Ascolto & Partecipazione, invece, la proposta avanzata dall’Amministrazione rappresenterebbe una soluzione di compromesso in cui la necessità del privato di generare profitti limiterà inevitabilmente le possibilità di intervento della componente pubblica.
Pur approvando la costituzione di una nuova società pubblico-privata, il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli solleva invece dei dubbi sui prossimi step in programma, soffermandosi in particolare sulla necessità di chiarire per tempo alcuni aspetti legati al numero di stalli a pagamento, al costo orario dei parcheggi, alle tutele riservate a residenti e commercianti e all’eventualità di ampliare l’attuale offerta di sosta attraverso la realizzazione di nuovi parcheggi sotterranei.
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