La benedizione degli animali in Piazza Arringo ad Ascoli, in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate lo scorso 17 gennaio, è stata una bella testimonianza di come gli animali d’affezione siano parte integrante delle famiglie ormai e di quanto ci prenda cura di loro (leggi qui).
Ma quando un cane scappa, oltre al dispiacere ed alla preoccupazione che gli possa accadere qualcosa (e le pagine social sono piene di appelli), «c’è anche da sperare che la fuga ed il suo conseguente vagabondare non provochi incidenti o danni di qualsiasi genere», sottolinea la dottoressa Patrizia Celani, comandante della Polizia Locale di Ascoli, dove «quasi quotidianamente si comminano sanzioni amministrative ai proprietari di cani ritrovati a vagabondare in vari punti della città.
Nel solo 2023 sono state circa 70, per non parlare degli animali che invece non avevano il microchip e sono stati quindi portati al canile».
E’ di oggi, 22 gennaio, la notizia che sia stata la presenza di due cani la probabile causa del tamponamento tra due furgoni della “Gls”, sulla superstrada Ascoli mare. I conducenti, due ragazzi, sono finiti uno a Torrette di Ancona con l’eliambulanza – le sue condizioni sono serie ma non gravissime per fortuna – e l’altro al “Mazzoni” di Ascoli. Ma sarà la Polizia Stradale ad appurarlo con certezza e l’autorità giudiziaria a prendere gli eventuali provvedimenti (leggi qui).
I due cani di taglia medio grande avevano il micro chip, che è un obbligo di legge, ed il proprietario è stato subito rintracciato e potrebbe dover rispondere per l’accaduto.
«E’ anche vero – sottolinea la comandante – che l’incidente di oggi si è verificato in superstrada, correttamente definito Raccordo Autostradale 11: chi gestisce tali arterie a scorrimento veloce deve accertarsi che non siano accessibili ad animali selvatici o domestici in fuga».
Ed in superstrada è frequentissimo che si aggirino animali, cani soprattutto, segnalati alle forze dell’ordine e con tutti i rischi che ne conseguono.
«In ogni caso, un cane che scappa – continua la dottoressa Celani – potrebbe essere riconducibile “all’omessa custodia e al malgoverno dell’animale” e se provoca danni a persone, altri animali o oggetti come nel caso di incidenti automobilistici, e se è acclarata la responsabilità, il proprietario ne deve rispondere sia in sede civile che penale».
m.n.g.
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