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Il presunto residuo bellico alla fine era solo un pezzo di metallo: la prudenza non è mai troppa

SAN BENEDETTO - Il rinvenimento alla Sentina risale allo scorso 13 gennaio. Gli artificieri hanno tolto ogni dubbio
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Era solo un pezzo di metallo, probabilmente proprio un barattolo, e non un ordigno bellico l’oggetto rinvenuto alla Sentina, a Porto d’Ascoli, e che lo scorso 13 gennaio ha messo tutti in allarme poiché somigliava ad una mina inesplosa, residuo di guerra.

 

Oggi, 23 gennaio, sono arrivati gli artificieri dell’esercito e si sono messi al lavoro per le operazioni di bonifica dell’intera zona, rimasta transennata e vigilata per tutto il tempo, ed hanno capito di cosa si trattava.

 

Ovviamente la macchina che si è messa in moto, per il semplice sospetto che si trattasse di qualcosa di potenzialmente pericoloso ha funzionato, a partire dalla preziosa segnalazione del passante, che se n’è accorto.

 

Cronache Picene, documentando l’accaduto, aveva sollevato il dubbio che non si trattasse di una bomba (leggi qui), in quanto in zona, non sono mai stati trovati residui bellici e quel tracciato è il più percorso, da sempre e per tutto l’anno,  per la Riserva Naturale.

 


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