di Giuseppe Di Marco
Minoranza compatta nel criticare il bilancio previsionale della Ciip, presentato alcuni giorni fa in commissione, ratificato nel Consiglio comunale del 27 gennaio e in via di approvazione da parte dei soci. I consiglieri d’opposizione hanno chiesto all’Amministrazione comunale di far valere la voce della Riviera e domandare investimenti per la ricerca di nuove sorgenti idriche.
«Da anni si va avanti per inerzia senza trovare altre fonti di approvvigionamento – ha detto Paolo Canducci – questa incapacità di confrontarsi con l’ente parco dei Sibillini dimostra lo scarso peso della nostra politica. È il secondo anno in cui si dice che ‘purtroppo’ si consuma meno acqua, che in conseguenza di ciò fatturiamo di meno e che quindi per sostenere gli investimenti bisogna intervenire sulla tariffa. Ma una buona metà di San Benedetto compra acqua in bottiglia lamentandosi che quella del rubinetto, nonostante sia potabile, ha un odore e un sapore che non piace».
L’opposizione ha fatto notare che San Benedetto, maggior fruitore del servizio, dovrebbe lasciare un’impronta sull’orientamento della società partecipata. «Questa è una società destinata ad andare in utile, vista la previsione di tariffe – ha aggiunto Giorgio De Vecchis – noi ancora non riusciamo a capire che bisogna dare degli indirizzi politici tramite l’Ato. La politica si deve muovere per trovare nuove fonti di captazione. Il sindaco ha sentito i suoi omologhi? Sono d’accordo su questo punto?»
A chiosare su alcuni dettagli del previsionale, infine, è stato Domenico Pellei: «Gli utili non vengono utilizzati per ridurre le tariffe – ha concluso l’assessore al bilancio – perché sono funzionali alla realizzazione degli investimenti. Rassegniamoci: altre perforazioni in zona Montemonaco non verranno chieste, perché lì non ci sono altre sorgenti. Le nuove captazioni, nei prossimi anni, saranno sempre legate al progetto per i Sibillini».
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