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A Como l’Ascoli si ricorda di vincere

SERIE B - Successo netto e meritato sul campo della seconda in classifica, facilitato anche dagli infortuni di due big nelle file avversarie e dal Var che annulla un rigore al Como e poi decreta la superiorità numerica del Picchio
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di Lino Manni

 

L’Ascoli si ricorda di vincere. Tre punti di platino, un regalo ai quasi duecento tifosi presenti al “Rigamonti” e a quelli che seguono la partita da casa. Un regalo, nel giorno del compleanno, per il compagno di squadra Masini e anche per il sottoscritto. Nel primo tempo la cosa più bella è il minuto di raccoglimento per Gigi Riva. Altra bella immagine lo spicchio del lago di Como che si intravvede tra due settori dello stadio. Per il resto poco o niente, anche se i bianconeri rispondono bene agli ordini impartiti da Castori, con una pressione molto alta e anche un pò rischiosa, che permette infatti al Como di creare pericoli nelle ripartenze, soprattutto con Cutrone. Poi l’arbitro va in confusione, assegna un inesistente calcio di rigore per un fallo di mano di Bellusci, segue la solita scenetta del direttore di gara richiamato al Var: penalty annullato. Cade la tesi del buon Boskov che diceva “rigore è, quando arbitro fischia”.

 

La ripresa tutta un’altra musica. L’Ascoli cresce e gioca in prevalenza nella metà campo avversaria. La dea bendata dà una mano ai bianconeri mettendo fuori causa il meglio del Como, cioè Verde e Cutrone. Botteghin e compagni crescono, poi l’inflessibile Var regala (giustamente) la superiorità numerica al Picchio. L’Ascoli a quel punto può e vuole fare il pieno. Ci pensa Pedro, che non sarà il… meglio di Santa Fe come cantava Raffaella Carrà, ma è sempre tra i migliori e soprattutto decisivo. Sbloccato il punteggio, la partita va in discesa e c’è ancora tempo per ammirare quel bel panorama del lago di Como che volge a settentrione.

 

Mendes (foto Ascoli Calcio)


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