Se l’ospedale “Mazzoni” di Ascoli sarà o meno il centro piceno specialistico, tra le altre cose, per la Gastroenterologia, come proposto dai sindaci dell’Ats 22 (leggi qui), sarà da vedere.
Ma intanto i reparti dell’ospedale ascolano, diretto dal dottor Filippo Antonini, e di quello di San Benedetto, con a capo Margherita Sorge, dotati di nuove strumentazioni (diagnostiche e interventistiche), puntano a rendere l’Ast picena autonoma in un campo che comportava una mobilità passiva di circa 300 utenti l’anno. Soprattutto verso il Fermano, hub regionale diretto dal dottor Giampiero Macarri.
E’ di pochi giorni fa la notizia che la Gastroenterologia del “Madonna del Soccorso” si è dotata di un video-processore che permette una migliore elaborazione dell’immagine consentendo di visualizzare meglio le lesioni piatte o depresse e quelle di dimensioni molto piccole, perfino microscopiche preneoplastiche.
Addirittura ora la Gastroenterologia ed Endoscopia Interventistica di Ascoli è diventata centro di riferimento nazionale per l’ecoendoscopia e sarà inserita nel Master di Formazione dell’Associazione Italiana di Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri (Aigo) denominato “EUS Academy”.
Prevede dei corsi interattivi all’interno degli ospedali, rivolti a gastroenterologi provenienti da tutta Italia, tutorati in sede da riconosciuti esperti nazionali ed internazionali.
«L’evento che sarà svolto a settembre ad Ascoli – dichiara il dottor Antonini, responsabile locale del Master – verterà sulle lesioni del pancreas che sono purtroppo di sempre maggiore riscontro nella pratica clinica, ad andamento spesso subdolo, con possibili gravi conseguenze per i pazienti L’ecoendoscopia è universalmente riconosciuta come la metodica più accurata per lo studio del pancreas, anche per condizioni precancerose come le lesioni cistiche, e permette inoltre l’esecuzione di biopsie o drenaggi quando necessario.
Insieme alla colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP), anch’essa eseguita adesso nella nostra Ast, rappresenta una procedura di II e III livello che eseguo ormai da più di 15 anni, mininvasiva per il paziente, indispensabile per la gestione completa delle malattie bilio-pancreatiche sia benigne che maligne, come cisti, calcoli biliari, pancreatiti o neoplasie».
Un grande passo avanti per il reparto dove ad aprile del 2022 è arrivato, con grandi aspettative per la Sanità locale, il dottor Filippo Antonini (leggi qui).
Proveniva proprio dal “Murri” di Fermo, con l’obiettivo di ampliare l’offerta nell’allora l’Area Vasta 5, attraverso un progetto di collaborazione, finalizzato alla riorganizzazione dell’attività gastroenterologica, tra quelle che erano le Area Vasta 3, 4 e 5.
La collaborazione consisteva all’epoca in una seduta settimanale all’ospedale di Fermo per i pazienti del Piceno, “per l’effettuazione di Procedure interventistiche di Endoscopia digestiva anche di alta complessità tra cui procedure Bilio-Pancreatiche diagnostiche ed operative (Ecoendoscopia – ERCP)”, si legge nella determina di intesa del 2022.
Procedure che pian piano sono state attivate ad Ascoli, con la dotazione delle necessarie apparecchiature, insieme con la nomina ufficiale – a marzo 2023, quindi dopo un anno dal suo arrivo (leggi qui) – del dottor Antonini a responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia Interventistica.
Sull’inserimento della Gastroenterologia di Ascoli nel Master di Formazione dell’ Aigo, interviene anche il vice presidente della Regione Marche, con delega alla Sanità, Filippo Saltamartini: «Questo importante riconoscimento è stato attribuito a poche altre unità operative di Gastroenterologia d’Italia e la soddisfazione è notevole considerando che fino a pochi mesi fa questi esami non venivano nemmeno eseguiti nell’Ast di Ascoli e i pazienti del Piceno per anni sono stati trasferiti o si sono rivolti fuor provincia».
«Ora siamo un centro di riferimento nazionale dove gastroenterologi da tutta Italia verranno ad imparare queste tecniche qui da noi – sono le parole della dg di Ast Ascoli, Nicoletta Natalini – ritengo che questo riconoscimento sia davvero importante e qualificante per tutta l’azienda, i miei complimenti e ringraziamenti al dottor Filippo Antonini che con la sua alta professionalità ha portato un valore aggiunto alla sanità del nostro territorio».
m.n.g.
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