di Giuseppe Di Marco
Svolta improvvisa sull’area ex Brancadoro, sulla quale Sideralba vuole realizzare il “San Park”: l’Amministrazione nega di voler approvare varianti, né tecniche, né sostanziali.
Ad affermarlo è stato Bruno Gabrielli: «Questa Amministrazione non farà varianti, di nessun tipo – ha detto l’assessore all’urbanistica – stiamo andando avanti con la redazione dello schema direttore, propedeutico alla stesura del Piano Urbano Generale. E non è un caso che l’Università di Camerino stia mettendo a punto uno studio che confluirà nell’iniziativa».
Un’affermazione piuttosto significativa, visto che nel parere “pro veritate” del legale di Sideralba si prospetta la possibilità di modificare una norma tecnica relativa all’area per consentire un’intervento diretto sul lotto. L’alternativa prospettata dalle stesse norme è quella di passare per un piano particolareggiato.
A rincarare la dose è Giorgio De Vecchis: «La città su quest’area si è già espressa – ha detto il consigliere – con la norma tecnica che prevede il piano attuativo. Non è possibile pensare di concedere su quell’area un intervento diretto del privato, visto che stiamo andando nella direzione di un nuovo piano regolatore. Forse dovremmo tentare di ricomprare l’area».
«Sarebbe utile organizzare un consiglio comunale aperto – ha concluso Pasqualino Piunti – Veniamo al corrente di quest’idea progettuale solo oggi, dopo un anno di dibattito sul futuro dell’area Brancadoro».
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