di Giuseppe Di Marco
«Tutto dipende dall’intenzione della pubblica Amministrazione. Dobbiamo riuscire ad esprimere una visione su quest’area, visto quanto è strategica. Dopodiché, in urbanistica tutto è possibile. Il metodo per realizzare cosa si vuole fare si trova». Parole del dirigente all’Urbanistica Giorgio Giantomassi che, nella commissione del 29 gennaio, ha detto la sua sul procedimento di riqualificazione dell’area ex Brancadoro, oggi in gran parte proprietà di Sideralba, che sul lotto vorrebbe realizzare il “San Park”.
Continua il dirigente: «La questione è complessa. Se parlo da burocrate, il documento protocollato – il parere “pro veritate dell’avvocato Alessandro Pallottino, nda – non è un procedimento, quindi ad oggi non esiste e non si avvia alcun procedimento né urbanistico né edilizio. Detto questo, è notorio che il privato che ha acquistato la proprietà sta cercando di dire qualcosa. Nell’oggetto del parere si parla di modo procedimentale tramite variante non sostanziale. Noi, con atti di giunta e consiglio, esaminando precedenti proposte di variante, abbiamo detto che fino a quando non sarà redatto un programma di piano non saranno prese in considerazione. Quindi l’ufficio non procede a valutare questo tipo di documento fino a quando l’Amministrazione non dà un indirizzo all’ufficio».
La spiegazione del tecnico ha fatto seguito alle numerose domande, da parte della minoranza, riguardanti la fattibilità di quanto prospettato nel parere, ovvero una modifica all’articolo 49 delle norme tecniche attuative per consentire un intervento diretto sull’area e sveltire i tempi.
«Il parere è al vaglio degli uffici – ha spiegato l’assessore Bruno Gabrielli – e quando avremo tutti gli elementi sufficienti per avere un riscontro preciso ragioneremo con i tecnici e faremo le nostre scelte. Detto questo, voglio ricordare da decenni si spera che la Brancadoro diventi una sorta di cerniera fra nord e sud della città. Durante l’Amministrazione Martinelli, di cui ho fatto parte, si parlava di realizzarvi una “cittadella dello sport”. Di primo acchito, mi pare che l’ipotesi prospettata da Sideralba vada in quella direzione. Non sono assolutamente dell’idea, invece, che l’area vada cementificata».
“San Park”, Bruno Gabrielli: «Questa Amministrazione non approva varianti di alcun tipo»
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