di Salvatore Mastropietro
Dopo tre pareggi consecutivi ed una vittoria fondamentale in quel di Como, l’Ascoli torna a perdere e lo fa in uno scontro salvezza di grande importanza davanti ad un “Del Duca” da record stagionale di spettatori (7.894 presenze e bellissima coreografia in Curva). Il Sudtirol espugna il fortino bianconero trovando il gol decisivo a dodici minuti dal 90′ con un Masiello in versione bomber dopo una clamorosa ingenuità di Rodriguez, che perde palla sulla trequarti e spalanca un’autostrada ai biancorossi.
I bianconeri erano stati bravi a reagire alle avversità della prima frazione, quando – dopo aver perso Mendes per infortunio alla caviglia ed essersi visti negare un rigore solare per tocco di mano di Scaglia – Tait aveva portato in vantaggio i suoi al 48′. Proprio di Tait l’autorete che aveva riportato tutto in parità al 10′ della ripresa dopo una bella iniziativa del solito D’Uffizi.
Il successo altoatesino crea per la prima volta una spaccatura tra la zona playout (in cui figurano Ascoli e Ternana) e la zona salvezza, distanti adesso cinque lunghezze. Il ko in casa Picchio mette nuovamente l’accento sul fatto che per raggiungere l’obiettivo bisognerà affrontare una lotta piuttosto dura, in cui ogni ingenuità – come accaduto oggi – potrà essere pagata a caro prezzo.
LE PREMESSE – Rispetto alle attese della vigilia mister Castori opera un paio di cambi. In difesa esordio dal 1′ per Mantovani al fianco di Bellusci e Botteghin. A centrocampo Giovane vince il ballottaggio con Masini, mentre davanti la vera sorpresa è Streng, scelto come partner di attacco di Mendes al posto di Rodriguez. Record stagionale di presenze sugli spalti (7.894 i tifosi) condito da una spettacolare coreografia in Curva Nord.
IL PRIMO TEMPO – Inizio a ritmi piuttosto bassi da entrambe le parti. Dopo due minuti grande spavento per Pedro Mendes, che in atterraggio dopo un contrasto aereo cade male e poggia male la caviglia sul terreno di gioco. Resta a terra per oltre 60 secondi, ma poi decide di rientrare in campo dopo le cure dello staff medico. Al 9′ una bella combinazione tra Mendes e Streng porta quasi al tiro il finlandese, che viene anticipato sul più bello dalla retroguardia biancorossa. Entrambe le compagini ci provano con qualche lancio dalle retrovie e sugli sviluppi di qualche piazzato, ma le rispettive difese respingono gli assalti senza affanni. Al 26′ Mendes dà forfait a causa delle conseguenze della distorsione accusata nei primi minuti del match. Cominciano ad arrivare i primi cartellini – El Kaouakibi e Arrigoni da una parte, Falzerano dall’altra -, ma la sfida si accende soltanto in pieno recupero. Al 47′ l’Ascoli protesta per un tocco di mano di Scaglia, non ravvisato né dal direttore di gara né dal Var. Le immagini televisive, tuttavia, testimoniano che il rigore poteva starci eccome. Sul ribaltamento di fronte arriva la beffa: contropiede orchestrato da Casiraghi e Merkaj, cross basso di Davi e per Tait è un gioco da ragazzi battere Viviano da due passi. L’arbitro espelle il direttore sportivo Marco Giannitti per proteste, poi manda le squadre negli spogliatoi.
IL SECONDO TEMPO – Castori prova a correre ai ripari e inserisce D’Uffizi al posto di Giovane, passando al 3-4-1-2. Al 48′ Streng, lanciato in profondità da Celia, prova a sorprendere di prima intenzione Poluzzi, che blocca in presa bassa. Il finlandese ci riprova di testa poco dopo su cross di Falzerano con la palla che termina a lato di un soffio. In casa Sudtirol nel 3-4-1-2 di Valente c’è il capocannoniere Casiraghi alle spalle di Odogwu e Merkaj. I bianconeri alzano i ritmi e al 55′ arriva l’episodio propizio: recupero alto di Valzania, che serve D’Uffizi in area; sulla respinta di Poluzzi al tiro del classe 2004 c’è la sfortunata deviazione di Tait, che fa autogol e ristabilisce la parità. Al 60′ Picchio ad un passo dal vantaggio: cross di Rodriguez per Streng, sul cui colpo di testa Poluzzi compie un autentico miracolo. Al 68′ il neo entrato Rauti colpisce in pieno la traversa per il Sudtirol con un bel tiro dal limite: in caso di rete, comunque, sarebbe stata annullata per un fallo precedente ai danni di Bellusci. A venti minuti dalla fine si rivede in campo Caligara, mandato nella mischia da Castori al posto di Di Tacchio. Al 78′ una serie di ingenuità condannano l’Ascoli: un appoggio sbagliato di Rodriguez spanca un’autostrada a Masiello, che dopo un uno-due con Casiraghi si ritrova di fronte a Viviano e lo batte con un tiro rasoterra. Il Picchio prova a spingere alla ricerca del pareggio, ma i ritmi si abbassano. A tre minuti dalla fine si fa male anche l’arbitro Di Marco, che accusa un problema al polpaccio ma resta comunque in campo dopo le medicazioni del caso. Nel lungo recupero concesso i bianconeri non riescono a creare opportunità: il Sudtirol espugna il “Del Duca” e compie un passo importante in ottica salvezza.
ASCOLI (3-5-2): Viviano; Bellusci, Botteghin, Mantovani (32’st Vaisanen); Falzerano, Valzania, Di Tacchio, Giovane (1’st D’Uffizi), Celia (32’st Quaranta); Mendes (26’pt Rodriguez), Streng. Allenatore: Castori
SUDTIROL (3-4-1-2): Poluzzi; Giorgini (25’st Kofler), Scaglia, Masiello (36’st Cagnano); El Kaouakibi (25’st Ciervo), Arrigoni, Tait, Davi; Casiraghi; Odogwu (14’st Pecorino), Merkaj (14’st Rauti). Allenatore: Valente
Reti: 48’pt Tait (S), 10’st autogol Tait (A), 33’st Masiello (S)
Arbitro: Di Marco di Ciampino (assistenti Bercigli di Firenze e Belsanti di Bari, quarto ufficiale Catanzaro di Catanzaro, Var Meraviglia di Pistoia, Avar Abisso di Palermo)
Note: spettatori 7.894, incasso 66.078 euro (paganti 4.570 di cui 34 ospiti, euro 39.810; abbonati 3.324, rateo euro 26.268). Ammoniti El Kaouakibi (S), Arrigoni (S), Falzerano (A), Tait (S), Rauti (S). Recuperi 5’+7′
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