di Pier Paolo Flammini
Pausa del campionato in occasione del Torneo di Viareggio, mentre domenica prossima si recupererà Vastogirardi-Fossombrone, gara rinviata per neve. Per il campionato di Serie D, Girone F, è il tempo della riflessione, delle valutazioni in vista dell’ultimo terzo di stagione: mancano 12 partite alla fine e da adesso in poi ogni punto peserà doppio, il triplo in occasione degli scontri diretti.
La classifica per il primo posto e per le posizioni di testa vede al momento appaiate Samb e Campobasso a quota 44, quindi L’Aquila a 40, Avezzano 38, Vigor Senigallia 36, Roma City, Chieti e Notaresco 33. Obiettivamente le ultime tre hanno accumulato un ritardo che, considerando le tante squadre che le precedono, non sembra colmabile (anche se il calcio spesso sorprende). Per la Samb è una notizia non da poco considerando che, dopo la gara interna contro il Notaresco (domenica 17 marzo, 25esima giornata) affronterà tutte le altre prime in sequenza, intervallate dalla complicata trasferta contro l’Atletico Ascoli.
Se insomma la classifica dovrebbe sgranarsi, sia in ottica primo posto che play off, alcune partite, come quelle contro Chieti, Roma City e Vigor Senigallia (ultima di campionato) potrebbero essere meno rischiose per la mancanza di stimoli reali delle avversarie. Discorsi teorici i nostri, ovviamente, ma tutto va pesato.
Intanto il girone di ritorno si è aperto, nelle prime cinque partite, con le due squadre di testa che hanno impresso una accelerazione rispetto al girone di andata. La Samb guida la mini-classifica con 13 punti, due in più rispetto all’andata. Ma c’è di più: 13 sono anche i gol segnati, 2,6 in media a partita, e 4 quelli subiti, ma con due clean sheet consecutivi. La differenza reti parziale è dunque un notevole +9, mentre all’andata i gol realizzati furono 9, quelli subiti 3, dunque +6. Va sottolineato che la Samb del ritorno ha giocato tre partite in casa e due in trasferta, viceversa all’andata.
Il Campobasso (tre in casa e due fuori) segue con 10 punti rispetto ai 7 dell’andata, che però erano valsi l’allontanamento di mister Mosconi per far posto a Pergolizzi. Nelle cinque giornate del ritorno il Campobasso ha segnato 8 gol, subendone però 5 (nell’andata 10 a 6); e il confronto sulla differenza reti tra Samb e molisani è impietoso: +22 i ragazzi di Lauro, +13 per Pergolizzi.
Se guardiamo a L’Aquila, seconda miglior difesa del campionato (17), la differenza reti è minima rispetto al numero di vittorie (11) e sconfitte (4): appena +9, segno che la gestione Cappellacci sia anch’essa, come quella di Pergolizzi (o del Lauro delle ultime due giornate) più imperniata al risultato, costi quel che costi, che allo spettacolo. All’andata gli abruzzesi realizzarono, nelle prime cinque giornate, gli stessi punti del ritorno, ovvero 9, ma allora persero due volte (con 3 vittorie), mentre adesso sono imbattuti (2 vittorie e 3 pareggi).
Numeri, vero, che danno qualche indicazione anche se, è bene ribadirlo, nel caso due squadre dovessero giungere a fine campionato a pari punti disputerebbero uno spareggio, indipendentemente dagli scontri diretti e dalla differenza reti.
Per questo, dopo la pausa, saranno fondamentali le due trasferte a Fossombrone e Riccione: i marchigiani sono una delle formazioni che ha perso di meno (appena 4 sconfitte) con un solo ko in casa, 1-3 contro il Tivoli, e hanno la miglior difesa del campionato (16). Il Riccione invece è tornato a giocare da due partite allo stadio comunale Italo Nicoletti, rinnovato con un prato in erba sintetica, ha vinto sempre 3-1: e passi per il tris rifilato al problematico Fano, ma si segnala il 3-1 al Fossombrone, appunto miglior difesa del campionato. I romagnoli, considerati da vertice all’inizio del campionato, sono incappati in un girone di andata deludente ma in questo scorcio di ritorno sono secondi in classifica: 11 punti realizzati con 3 vittorie e due pareggi (7 punti nelle prime cinque dell’andata), 10 gol fatti e 5 subiti.
Dunque alla ripresa del campionato la Samb avrà un doppio confronto che potrebbe essere decisivo. Dalla sua la squadra rossoblù ha però alcuni ulteriori elementi: tornerà Bontà, praticamente non utilizzato fino ad ora; recupererà Paolini, tornato in panchina domenica scorsa, andando a comporre col passare delle settimane una linea mediana di qualità, quantità e notevole ricambio; in più un giocatore come Fabbrini non potrà anch’egli che migliorare, senza dimenticare, inoltre, Touré, praticamente un esordiente. Parliamo di quattro calciatori di cui tre provenienti e titolari in Serie C l’anno scorso (Fabbrini ha un passato ancor più illustre) e un giovane che l’incastro degli under ha promosso titolare.
Sono fattori che da marzo potrebbero diventare fondamentali, e appunto le prossime due gare devono essere superate senza scossoni perché, a quel punto, ci si ritroverebbe lanciati verso gli agognati e forse decisivi scontri diretti di aprile con L’Aquila e Campobasso.
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