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Catanzaro-Ascoli 3-2: i bianconeri assaporano l’impresa, poi restano in dieci e subiscono la rimonta giallorossa

SERIE B - Dopo aver ribaltato il vantaggio iniziale dei padroni di casa con i colpi di testa di Mantovani e Botteghin, i bianconeri restano in dieci (contestato il rosso a Valzania estratto da Rapuano su suggerimento del Var) e vengono puniti da un'autorete di Bellusci e una zuccata di Iemmello negli ultimi dieci minuti di gara. Bruciante ko per gli uomini di Castori, che restano a cinque punti dalla salvezza diretta. Amarezza per gli oltre 100 tifosi giunti al "Ceravolo"
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Gli oltre 100 tifosi bianconeri al “Ceravolo”

 

di Salvatore Mastropietro

 

Al “Ceravolo” di Catanzaro per l’Ascoli arriva la seconda sconfitta consecutiva. Al termine di una partita piuttosto rocambolesca gli uomini dell’ex Vincenzo Vivarini, che alla vigilia aveva caricato i suoi stimolando la voglia di rivalsa dopo il ko dell’andata, si impongono per 3-2. I bianconeri, tuttavia, hanno assaporato per buona parte del match la possibilità del colpo grosso. Dopo il vantaggio iniziale siglato da Antonini, infatti, il Picchio era riuscito a ribaltarla con due gol di testa firmati da due centrali come Mantovani e Botteghin.

 

Poi, al 10′ della ripresa, l’episodio che ha indirizzato pesantemente il match: bianconeri in dieci a causa del rosso diretto estratto da Rapuano, dopo consulto al monitor su suggerimento del Var, ai danni di Valzania, reo di un’entrata con il piede a martello su Veroli. L’espulsione, giudicata troppo severa, ha causato non poche proteste da parte dei tifosi sui social. Dopo aver retto l’urto in inferiorità numerica per almeno venti minuti, lo sfortunato autogol di Bellusci su iniziativa di D’Andrea ha dato la carica definitiva ai padroni di casa, che – nonostante i cinque centrali schierati da Castori in campo in quel frangente – hanno trovato qualche minuto dopo il gol decisivo con Iemmello, lasciato colpevolmente solo sugli sviluppi di un corner.

 

In attesa del posticipo domenicale tra Ternana e Spezia, il Picchio resta a quota 22 punti a cinque lunghezze dalla salvezza diretta. La sconfitta piuttosto bruciante viene resa leggermente meno amara dai contemporanei ko di dirette concorrenti come Feralpisalò, Lecco e Sudtirol. Tra una settimana, venerdì al “Del Duca”, sfida alla corazzata Cremonese per provare a rifarsi: fare punti sarà un’urgenza assoluta.

 

LE PREMESSE – Dopo una serie di ottimi spezzoni di partita, c’è finalmente l’esordio di D’Uffizi dal primo minuto: è lui il partner di reparto di Streng nel 3-5-2. A centrocampo Masini vince il ballottaggio con Giovane, mentre in difesa viene confermato il terzetto schierato contro il Sudtirol (Bellusci-Botteghin-Mantovani). L’ex di turno Vivarini sceglie Stoppa per sostituire lo squalificato Vandeputte. In avanti Ambrosino viene preferito a Iemmello al fianco di Biasci.

 

PRIMO TEMPO – Giornata uggiosa al “Ceravolo” di Catanzaro caratterizzata anche da una leggera nebbia. Come successo all’andata, i bianconeri optano per un pressing abbastanza alto con l’obiettivo di stroncare sul nascere le trame di gioco giallorosse. Stavolta, però, gli uomini di Vivarini operano un possesso palla un po’ meno sterile. La spinta dei padroni di casa sortisce gli effetti al minuto 16: sugli sviluppi di un’azione prolunga originata da un corner, Ambrosino pennella sul secondo palo per Antonini che, tutto solo, batte Viviano di testa a porta praticamente sguarnita. Il Picchio ha l’occasione di rifarsi subito al minuto 21 con una punizione da posizione pericolosa: alla battuta va Bellusci con il pallone che non esce di molto. Al 23′ gli uomini di Castori trovano il gol del pareggio: cross di Falzerano che trova sul secondo palo Mantovani, libero di colpire di testa e di piazzare il pallone all’angolino basso sinistro della porta difesa da Fulignati. I bianconeri riprendono campo e costruiscono qualche buona azione offensiva. Da una di queste nasce un calcio di punizione da posizione laterale, che trova l’incornata perfetta di Botteghin su cross di Celia: è 1-2 al 37′ grazie al secondo centro stagionale del capitano bianconero. L’Ascoli va anche vicino al terzo gol al minuto 43: Masini sradica un pallone dai piedi di Situm e mette in mezzo un cross basso su cui la deviazione di Scognamillo per poco non si tramuta in autogol.

 

L’esultanza di capitan Botteghin

SECONDO TEMPO – Vivarini prova a dare una scossa ai suoi inserendo Iemmello e Petriccione al posto di Biasci e Verna. Proprio il centrocampista ex Crotone ci prova al 54′ con un destro dai venticinque metri, che termina alto di un paio di metri. Al 54′ Valzania entra su Veroli con un intervento abbastanza duro. L’arbitro Rapuano non concede neanche fallo, ma dopo un minuto a gioco fermo viene richiamato dal Var. Le immagini convincono il direttore di gara ad espellere il centrocampista bianconero a causa del piede a martello riscontrato al monitor. Castori prova a correre ai ripari con un doppio cambio: dentro Zedadka e Giovane, fuori Celia e D’Uffizi. Il Catanzaro prende campo, ma latinano ad arrivare occasioni realmente pericolose. Al 70′ arriva anche l’esordio in bianconero per Duris, che prende il posto di uno Streng piuttosto stanco dopo una partita di grande sacrificio. Al 78′ Oliveri si trova libero di colpire di testa a pochi passi da Viviano, ma non riesce a indirizzare verso la porta. Il guizzo per il pareggio arriva al minuto 81: D’Andrea va via sul fondo e mette in mezzo un pallone teso in area piccola; sul pallone vagante c’è la deviazione sfortunata di Bellusci, che fa autorete. Castori si copre ulteriormente mandando in campo Vaisanen e Quaranta al posto di Falzerano e Di Tacchio. Nonostante i cinque centrali in campo, tuttavia, ai bianconeri sfuggono le marcature sugli sviluppi di un corner a cinque minuti dal 90′: spizzata di Donnarumma e tocco decisivo di Iemmello, lasciato colpevolmente solo, per il gol del 3-2. Successivamente, la partita viene sospesa per qualche minuto a causa di un malore accusato sugli spalti da un tifoso giallorosso. Nei nove minuti di recupero concessi da Rapuano, l’Ascoli prova a rendersi pericoloso con qualche lancio lungo su cui la retroguardia di casa fa buona guardia. E’ Donnarumma, anzi, a divorarsi due occasioni colossali per blindare il risultato.

 

CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Antonini, Scognamillo, Veroli (29’st Oliveri); Sounas (17’st D’Andrea), Verna (1’st Petriccione), Pompetti, Stoppa (26’st Donnarumma); Ambrosino, Biasci (1’st Iemmello). A disposizione: Sala, Borrelli, Krajnc, Miranda, Brighenti, Pontisso, Brignola. Allenatore: Vivarini

 

ASCOLI (3-5-2): Viviano; Bellusci, Botteghin, Mantovani; Falzerano (37’st Quaranta), Valzania, Di Tacchio (37’st Vaisanen), Masini, Celia (15’st Zedadka); Streng (25’st Duris), D’Uffizi (15’st Giovane). A disposizione: Vasquez, Bolletta, Caligara, Milanese, Maiga Silvestri, Rodriguez, Tarantino. Allenatore: Castori

 

Arbitro: Rapuano di Rimini (assistenti Ceccon di Lovere e Ceolin di Treviso, quarto ufficiale Gemelli di Messina, Var Di Martino di Teramo, Avar Santoro di Messina)

 

Reti: 16’pt Antonini (C), 23’pt Mantovani (A), 37’pt Botteghin (A), 36’st autogol Bellusci (C), 41’st Iemmello (C)

 

Note: spettatori 8.169, incasso 110.015 euro (paganti 2.776 di cui 103 ospiti, euro 48.771; abbonati 5.393, rateo euro 61.244). Ammoniti D’Uffizi (A), Scognamillo (C), Bellusci (A), Sounas (C), Di Tacchio (A), Quaranta (A), Iemmello (C), Situm (C). Espulso al 11’st Valzania (A) per gioco pericoloso


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