di Lino Manni
Giunge a proposito e nel momento giusto la sosta del campionato di Serie D. Per l’Atletico Ascoli giorni preziosi per analizzare con calma e serenità la sconfitta dell’ultimo turno a Monterotondo, e prepararsi nel migliore dei modi per prossima sfida casalinga del 18 febbraio con L’Aquila. In classifica la squadra di mister Seccardini è fuori dalla zona playout, con 25 punti come il Tivoli. Sotto ben sei squadre ma, con dodici partite ancora da giocare, dovrà tenere sempre alta la concentrazione.
«A Monterotondo è arrivato un stop immeritato – ha detto capitan D’Alessandro, il perno difensivo della squadra – al termine di una partita condizionata anche da una situazione ambientale che esula da qualsiasi altro match di questo girone. Il campo piccolissimo ci ha penalizzato per come noi facciamo calcio. Peccato perché arrivavamo da un periodo molto positivo, con sette punti in tre partite che ci avevano dato grande consapevolezza e forza. Le ultime sconfitte con Termoli e Monterotondo – aggiunge – sono passaggi dovuti nel percorso di una squadra giovane e poco esperta, non abituata a incontrare avversarie smaliziate e quindi a rischio di inciampare in qualche trappola. Ma tutto questo non può che aiutarci a crescere».
Dopo la sosta un trittico di partite da brivido, di cui due di seguito in casa quando al “Don Mauro Bartolini” arriveranno due big del girone come L’Aquila e Roma City. Un mese, febbraio, in cui l’Atletico dovrà dare il meglio per poi farsi trovare pronto per il rush finale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati