di Pier Paolo Flammini
Per il Carnevale Sambenedettese è la stagione della ripartenza: il problema dell’assenza di spazi per realizzare i carri, dopo l’abbattimento di quelli a nord dell’ex stadio Ballarin, sta limitando l’attività dei carristi comunque encomiabili nella loro generosità. L’idea è quella di realizzare gli spazi in area Brancadoro, a ovest dell’attuale istituto scolastico “Guastaferro”: probabilmente soltanto a quel punto si potrà tornare ai livelli notevoli che furono raggiunti negli anni ’50 e ’60 ma poi fortemente riavvicinati tra la metà degli anni ’80 e gli anni ’10 del nuovo Millennio.
Intanto, la sfilata dei carri sulla rotonda Giorgini, corroborata dalla presenza di carri e gruppi mascherati provenienti anche dal Carnevale di Castignano, ha richiamato un buon pubblico e soprattutto tantissimi bambini mascherati. Insomma, un Carnevale per famiglie, segno evidente di quale potrebbe essere la strada per il futuro.
Altre idee, magari: coinvolgere tutti i quartieri con gruppi mascherati e allargare la sfilata dei gruppi anche ai Comuni vicini, oltre che realizzare spazi per giochi dedicati ai bambini.
Di sicuro tutto passa attraverso uno spazio dedicato, e poi molti spunti potranno arrivare cammin facendo: intanto si attende il bis per Martedì Grasso, prima di pensare alle prossime edizioni.
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