di Maria Nerina Galiè
In una città destinata inesorabilmente a cambiare volto, insieme con le abitudini, è insolito vedere un vecchio manufatto, in disuso, riaprire i battenti mantenendo posizione e aspetto.
Ma in un mondo in evoluzione c’è spazio per chi strizza l’occhio al cogliere opportunità, senza scontentare i nostalgici.
E’ accaduto ad Ascoli, ma probabilmente non rimarrà un caso isolato.
L’edicola dei giornali di Piazza Roma angolo Via del Trivio, infatti, chiusa dal 2021, era destinata allo smantellamento.
Ecco invece che ha rialzato la serranda. Non per distribuire quotidiani e riviste, che è ormai noto stanno attraversando un momento di declino, surclassati dalle notizie più o meno attendibili che corrono velocemente online.
Ora nel chiosco si possono comprare cartocci di olive all’ascolana e simili, da gustare insieme ad un calice di vino o altro.
«Auà, ma qui non ce stiè ‘n’edicula?» si è chiesto stupito un ascolano.
Ebbene sì, il chiosco si è trasformato in uno street food.
Ad avere l’idea, resa possibile da una legge regionale (la 22 del 2021) alla quale anche altri comuni tra cui San Benedetto stanno guardando con interesse, è stata Katia Mercatanti, dal 2005 nel mondo dei prodotti tipici ascolani.
Non ci sono stati problemi autorizzativi, in questo caso, perché si è trattato di un’attività di vicinato con l’atra a pochi passi.
Il chiosco, insieme alle cabine telefoniche estirpate da tempo, caratterizzava l’angolo con Via del Trivio.
La stessa sorte, autorizzazioni permettendo ed al momento la strada sembra più tortuosa, è stata proposta per l’edicola di Piazza Simonetti, pure chiusa da tempo e destinata altrimenti ad una brutta fine.
Al momento è stata tolta per essere restaurata e tornare ad affacciarsi su un Corso Trento e Trieste tirato a lucido, con alle spalle la Prefettura.
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