di Salvatore Mastropietro
Entrambe avevano grande necessità dei tre punti (i padroni di casa per tirarsi fuori dalla zona rossa, gli ospiti per puntare alla promozione diretta), ma alla fine Ascoli e Cremonese si spartiscono la posta. Al “Del Duca” si gioca per oltre mezz’ora in una nebbia fitta che ricorda più la Lombardia che il Piceno. Ciò nonostante, i bianconeri creano diverse occasioni, complice anche qualche inusuale disattenzione di troppo degli uomini di Stroppa, senza riuscire però a sfruttarle.
Nella ripresa, poi, i ritmi calano e sale il nervosismo insieme alla paura di perdere. Il punto non lascia pienamente soddisfatta la squadra di Castori: per riprendere le parole del mister, infatti, la vittoria sarebbe servita come il pane. Da questo pari, ma soprattutto dalla prestazione contro una delle compagini più attrezzate dell’intero torneo, in un momento simile si possono soltanto cogliere gli aspetti positivi considerando l’accesa battaglia che attende i bianconeri da qui alla fine del torneo. Il Picchio c’è e lotta contro chiunque, ma per salvarsi c’è bisogno di qualche vittoria pesante: tra otto giorno al “Garilli” di Piacenza contro la Feralpisalò ci sarà un vero e proprio spareggio da non fallire.
LE PREMESSE – La grande sorpresa rispetto alle attese della vigilia in casa Ascoli è l’esclusione di capitan Botteghin. Al suo posto scelto Vaisanen al fianco di Bellusci e Mantovani. A centrocampo è Caligara – schierato più avanzato da trequartista – a sostituire lo squalificato Valzania, mentre in avanti tornano dal 1′ sia Mendes che Rodriguez. In panchina il 2004 D’Uffizi. Lato Cremonese, opta per un 3-5-2 ricco di qualità. Sulle fasce ci sono l’ex di turno Sernicola e Zanimacchia, Falletti schierato da mezz’ala, in avanti coppia di grande esperienza formata da Vazquez e Coda.
IL PRIMO TEMPO – Nebbia fitta al “Del Duca”, da ben altri scenari rispetto ad Ascoli, che mette a rischio lo svolgimento del match: sugli spalti la visibilità è molto ridotta, leggermente meglio in campo. Il direttore di gara Marchetti, dopo un consulto di rito con i due capitani Bellusci e Bianchetti, decide di far giocare. Il calcio d’inizio viene fischiato con 12 minuti di ritardo, dopo il minuto di silenzio osservato in memoria delle vittime del tragico incidente avvenuto presso il cantiere di via Mariti a Firenze. Dopo qualche minuto interlocutorio, la prima occasione la crea l’Ascoli: cross da corner di Falzerano e incornata di Vaisanen, che termina di poco alta. Al 10′ prova ad illuminare la scena Vazquez, in tutti i sensi, con un tiro dal limite deviato in angolo dalla retroguardia bianconera. Al 12′ ripartenza bianconera con Rodriguez, che prova ad involarsi verso la porta: Ravanelli lo stende e riceve il primo giallo della gara. Al 15′ ci prova Caligara sugli sviluppi di una punizione da posizione laterale, ma Jungdal respinge bene. Lo stesso Caligara si veste da assistman un minuto dopo: sul suo cross Mendes svetta imperiosamente, ma il suo colpo di testa è troppo centrale. La nebbia, nel frattempo, concede un po’ di tregua. Rischiano grosso i bianconeri al minuto 27: Castagnetti lancia in profondità per Zanimacchia, che sfrutta un’incertezza della difesa di casa e prova a sorprendere Viviano con un pallonetto; salva Bellusci ad un metro dalla linea di porta. Uno spavento se lo prende anche la Cremonese al 33′: Jundal sbaglia in fase di costruzione e regala il pallone a Mendes, che scivola sul più bello non riuscendo ad approfittare della situazione. Grande occasione per gli ospiti un minuto dopo con un colpo di testa di Vazquez, su cui Viviano è chiamato ad un grande intervento. Di tutte le occasioni che si susseguono, però, la più clamorosa capita a Rodriguez al 38′: pasticcio di Antov e Ravanelli, che spianano la strada a Rodriguez; l’attaccante spagnolo, tuttavia, si allunga il pallone e non riesce a concludere verso la porta sprecando una chance colossale. Si fa vedere Masini al 43′ con un tiro dai venti metri: palla a lato non di molto.
IL SECONDO TEMPO – Si rientra in campo senza nebbia rispetto ai primi 45′ e con una novità nella Cremonese: fuori Ravanelli (ammonito), dentro Lochoshvili. Dopo 100 secondi prova ad accendersi Vazquez con un’iniziativa personale che termina con un tiro di poco alto. Lo stesso Vazquez viene ammonito poco dopo per un intervento ai danni di Di Tacchio. Cambio offensivo al 53′ per mister Castori, che inserisce D’Uffizi al posto di Caligara. Picchio pericoloso al 59′ con Falzerano, che non riesce a trovare la porta da pochi passi su bel suggerimento di Rodriguez. Gol mangiato, gol subito: sul ribaltamento di fronte un fendente di Zanimacchia attraversa tutta l’area di rigore, raccoglie Afena-Gyan che serve Tsadjout; l’ex di turno, a porta sguarnita, non può sbagliare. L’arbitro Marchetti viene richiamato al Var per valutare una posizione irregolare di Sernicola nel corso dell’azione. Il verdetto fa esultare il popolo bianconero: fuorigioco e rete annullata. Quando la stanchezza inizia a sentire da entrambe le parti la partita diventa più nervosa e spezzettata. Da segnalare un paio di tentativi di Tsadjout, che ci prova dal limite. In pieno recupero l’Ascoli torna a rendersi pericoloso: lancio di Falzerano per Streng, che si invola verso la porta ma viene fermato in scivolata da Antov. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Marchetti fischia la fine: Ascoli-Cremonese 0-0.
ASCOLI (3-4-1-2): Viviano; Mantovani (38’st Botteghin), Bellusci, Vaisanen; Falzerano, Masini, Di Tacchio, Celia (20’st Zedadka); Caligara (8’st D’Uffizi); Mendes (38’st Milanese), Rodriguez (20’st Streng). A disposizione: Vasquez, Bolletta, Quaranta, Bayeye, Giovane, Maiga Silvestri, Duris. Allenatore: Castori
CREMONESE (3-5-2): Jungdal; Antov, Ravanelli (1’st Lochoshvili), Bianchetti; Sernicola, Abrego, Castagnetti, Falletti (12’st Afena-Gyan), Zanimacchia (35’st Quagliata); Vazquez (41’st Pickel), Coda (12’st Tsadjout). A disposizione: Saro, Livieri, Marrone, Ghiglione, Della Rovere, Ciofani. Allenatore: Stroppa
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido (assistenti Raspollini di Livorno e Margani di Latina, quarto ufficiale Di Cicco di Lanciano, Var Massa di Imperia, Avar Miele di Nola)
Note: spettatori 6.263, incasso 52.253 euro (paganti 2.939 di cui 143 ospiti, euro 26.985; abbonati 3.324, rateo euro 26.268). Ammoniti Ravanelli (C), Zanimacchia (C), Vazquez (C), Vaisanen (A), Falzerano (A), Di Tacchio (A). Angoli 4-1 per l’Ascoli. Recupero 3’+5′
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