facebook rss

Carnevale 2024 di Ascoli in archivio: la linfa delle scuole, i ricordi dei protagonisti del passato, il futuro

ASCOLI - Ultimo capitolo le premiazioni al Teatro Filarmonici con i riconoscimenti ai vincitori di tutte le categorie. Ma spazio anche ai ricordi toccanti e ai Premi intitolati a tanti protagonisti del passato. Le promesse del sindaco Marco Fioravanti dopo lo straordinario successo di pubblico, gruppi mascherati e maschere singole
...

Il sindaco Marco Fioravanti, Re Carnevale 2024 Enzo Impiccini, “Mascherina d’Oro” e Re Carnevale 2025 Enrico Petrucci, il conduttore della serata (con Antonella Regnicoli) Stefano Traini (foto pagina Facebook Marco Fioravanti)

 

di Walter Luzi

 

Carnevale storico ascolano, premiazioni ed emozioni. Bravi tutti. Ma qualcuno, inevitabilmente, di più. A stabilirlo votazioni della giuria, certificate persino da un notaio, e inevitabili classifiche che mai mortificheranno i talenti espressi da tutti, sì tutti, i partecipanti in lizza. Come per la bellezza, anche qui infatti, più che mai, i giudizi sono soggettivi. L’appendice, spensierata e caciarona, propria del Carnevale, lascia, più volte nell’arco della sua lunghissima scaletta, anche spazio alla commozione nel ricordo. Il sorriso finto disegnato della maschera del clown torna a rigarsi di una lacrima vera. E non importa se l’addio ad un grande della manifestazione sia vicino oppure lontano nel tempo. The show must go on. Ma certi personaggi che hanno scritto la storia del Carnevale, e della omonima Associazione che ebbe il merito di rilanciarlo nel suo momento più buio, non potranno, e non dovranno, essere mai dimenticati. A cominciare da Ottorino Pignoloni, al quale la co-conduttrice Antonella Regnicoli tributa un toccante saluto. Ricordando quei suoi occhialini sempre calati sul naso, e lo sguardo appassionato, sempre rivolto a soluzioni illuminate, tese ad unire, a vincere con lo slancio del cuore ogni muro contro muro. Ma ci sono momenti anche per maschere abituali partite da poco, come Leo Vitelli e Piero “Bistecca” D’Ottavi, con i rispettivi congiunti, commossi, accolti in ribalta. A ricevere l’abbraccio della grande famiglia del Carnevale ascolano. E premi speciali intitolati alla Memoria di giganti del passato come Gianni Lattanzi, Sandro Riga e Tonino “Fanfulla”. E’ bello questo. Che ci sia un pensiero per loro, aspettando i verdetti più attesi. A stemperare il batticuore dei più giovani, e a inorgoglire i militanti di lungo corso. Perchè il Carnevale, in Ascoli, è una cosa seria.

 

I MATTATORI

 

Il vincitore assoluto si chiama Denver Filippini. A sei mesi di vita, mimetizzato alla perfezione fra i peluches grandi come lui, ha trionfato nella sua categoria, dove qualificata concorrenza pure non mancava, ed è stato il più votato in assoluto. Un giorno i suoi genitori glielo racconteranno. La famiglia Storoni ha fatto il pieno di premi. Padre e figlio hanno fatto centro. Sarà ancora più difficile per il giovane Sergio, da stasera, recalà dalla pianta che lo ha visto trionfare. E da lì, idealmente, che lancia un invito ai giovani come lui a partecipare al Carnevale in Piazza. Non sapete cosa vi perdete. Ritira poco dopo anche il neonato Premio speciale “Ancaria d’Oro”, e solo per un soffio la piccola sorellina v’nn’ricula che ha sbagliato piazza non ha reso l’en plein di famiglia storico. Doppio riconoscimento anche per Eleonora Ritrecina che bissa il successo, fuori concorso, della scorsa edizione, con la nuova gag solitaria Sentiti ascolana. Il patrimonio genetico, in proposito, l’ha assistita. Il cugino di suo nonno, Pasquale, era… del ramo. Tutti lo chiamavano Barelò. Uno dei personaggi più caratteristici e popolari dell’ascolanità di un tempo ora ha una degna erede. La Mascherina d’oro 2024 va a Enrico Petrucci. E’ lui, mascherato in piazza fin dal 1963, a subentrare, ancora incredulo dell’onore, come nuovo “Re Carnevale” (nel 2025) a Enzo Impiccini.

 

LA SORPRESA

 

Bella, e grossa, la fanno tutti insieme al conduttore Stefano Traini. Quando deve comunicare il vincitore della “Mascherina d’argento” gli fanno segno dalla regia che il filmato sul premiato non parte. Deve annunciarlo lui. Sulla scaletta legge il nome di Mario Gricinella, pure meritevole, ma è tutta una finzione. Il premiato di turno è proprio il bravo presentatore, che, come su Scherzi a parte si ritrova, a sua insaputa, nel breve videospot che ora, invece, parte subito. E’ proprio lui, Stefano Traini, la “Mascherina d’argento” 2024. Sorpresa riuscitissima. Ma quelle, belle e grosse, non sono ancora finite. Riconoscimenti vanno ad un divertente gruppo che viene da Fermo. Altre maschere sono arrivate da San Benedetto. E tanti visitatori da ogni dove. Pubblico record per un numero di gruppi in gara record. Forse siamo sulla strada buona per superare, finalmente, ottuse rivalità di campanile e far conoscere tutti i Carnevali storici dell’Ascolano fuori dai confini provinciali. Riuscire ad attirare visitatori dall’Italia intera, come accade per quelli più famosi, può diventare la prossima, impegnativa sfida. Anche per non far morire il dialetto.

 

LA LINFA DELLE SCUOLE

 

Spiegare le battute in dialetto ai bambini – ha spiegato una insegnante dal palcoscenico del Teatro Filarmonici – è stata una delle cose più impegnative. Nelle nostre case ormai non si parla quasi più”. Il dialetto ascolano è quasi una lingua morta. Ma da molte scuole primarie e secondarie è arrivata una risposta entusiasta e molto incoraggiante. Piccoli attori in erba e artisti di strada crescono. E si moltiplicano. Nell’epoca di Instagram e Whatsapp, mondi moderni a cui pure il Carnevale ascolano si è aperto, la freschezza e l’inventiva di questi bambini sono di fondamentale importanza in vista di futuri, inevitabili passaggi di consegne. E di conoscenza, tramandamento e tutela delle tradizioni della nostra terra. La liva fritta, lu dialette, li proverbie, li mmasciate, lu r’fr’ca. La piccola Penelope, scolara del plesso di Malaspina-Sacro Cuore, ha già centrato perfettamente il tema e lo spirito del Carnevale. Intervistata dal presentatore, per spiegare il detto che parla di fare le nozze con i funghi, porta prontamente ad esempio i pochi soldi a disposizione della scuola per portare avanti le varie attività scolastiche. Tutte. Dategli un premio speciale anche a questa bimba. Per l’occasione poi anche i bambini di Via San Serafino hanno approfittato per sfottere, e qui viene facile la rima, il primo cittadino.

 

IL FUTURO

 

Il sindaco più amato e, grazie al Carnevale, anche più preso in giro d’Italia, si presenta sul palco… in tema. Sulle spalle Marco Fioravanti, infatti, si è appuntato un cartello che recita “Pensati sindaco”. Con tanti cloni irriverenti visti in giro di recente avrà avuto, comprensibilmente, qualche crisi di identità. Il boom di presenze, quasi sicuramente record assoluto di tutti i tempi, registrato in città per il Carnevale, con un afflusso straordinario, soprattutto nella giornata di domenica, di moltissimi visitatori provenienti da tutta la regione, ma anche da fuori, lo ha riempito di legittima soddisfazione. Nell’euforia del successo rinnova la datata promessa di una sede all’altezza per l’associazione “Il Carnevale di Ascoli”. Ci vorrebbe proprio, finalmente. Un luogo che, auspicabilmente, potrebbe diventare anche un museo permanente della Memoria di questa ennesima tipicità, unica, ascolana. Degno custode della lunga storia di quell’enorme teatro a cielo aperto che è stato, è, e sempre sarà, il Carnevale di Ascoli. E se è vero che Tante so fatte, tante pozze fa! ….


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X