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Piscina esterna, Luciana Barlocci: «Progetto inviato tardi, rischiamo di perdere le risorse»

SAN BENEDETTO - La piattaforma del bando "Sport e periferie" del 2023 veniva aperta il 1° settembre alle 12, ma San Benedetto inviata il proprio progetto dopo oltre nove ore. Le possibilità di intercettare risorse, per la consigliera, sarebbero minime
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Luciana Barlocci

 

di Giuseppe Di Marco

 

Continua la querelle sulla piscina esterna. E’ Luciana Barlocci a far notare che la proposta progettuale del Comune di San Benedetto, volta a intercettare risorse dal bando “Sport e periferie” del 2023, è stata inviata in piattaforma oltre nove ore dall’apertura dello sportello. Troppo tardi, per la consigliera, visto che si tratta di un bando a sportello: il rischio, per Barlocci, è che anche con le future risorse, l’istanza della Riviera non venga presa in considerazione.

 

«Chiedo al sindaco e alla giunta il motivo per cui la documentazione sia stata inviata con un ritardo esecrabile – tuona Barlocci – Il progetto inviato non è stato nemmeno valutato proprio perché è arrivato con estremo ritardo. Non sappiamo se sia ammissibile o meno. Non è stato valutato».

 

Il fatto è che la piattaforma per il deposito delle istanze è stata aperta, dal Dipartimento dello Sport, il 1° settembre alle 12. Ma «la giunta – spiega ancora la consigliera – il 1° settembre, si riunisce con carattere di urgenza alle 15. Tenendo presente che successivamente all’approvazioni è necessario all’incirca un’ora per poterla caricare nel sistema, mi sembra plausibile che il documento non sia stato disponibile prima delle 16». Il 31 gennaio Barlocci invia un’interrogazione a sindaco e giunta chiedendo se il Comune abbia richiesto al Ministero perché, nella graduatoria di dicembre, San Benedetto non era rientrata fra i beneficiari. Dalla risposta, dice Barlocci, emerge che l’invio della domanda è avvenuto alle 21.49. A oltre nove ore dall’apertura della piattaforma.

 

«Tutti gli amministratori pubblici – prosegue la consigliera – sanno perfettamente che la celerità è fattore assolutamente determinante. Qualcuno ci spieghi perché si è spedita la documentazione alle ore 21.49». Sul sito del Ministero, va sottolineato, si dice che nei primi mesi del 2024 verranno stanziate ulteriori risorse, con cui verranno finanziati – previa valutazione – i progetti pervenuti dopo le 16.36 del 1° settembre: è a quell’ora, specificano gli uffici governativi, che è stato depositato l’ultimo progetto ammesso a finanziamento.

 

Questo significa, in linea di principio, che San Benedetto ha ancora una chance per accaparrarsi i 700.000 euro richiesti. Il problema, però, è che trattandosi di un bando a sportello, l’istanza della Riviera verrà valutata dopo tutte quelle presentate prima delle 21.49, che si presume siano molte. Questo significa che le nuova risorse ministeriali – tra l’altro non ancora stanziate – potrebbero finire prima che la proposta di San Benedetto venga presa in considerazione.


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