E’ un vero e proprio dossier fotografico quello che il nostro fedele lettore, l’ascolano Ferdinando Castellani, ha inviato alla redazione di Cronache Picene.
La sua attenzione, e quindi gli scatti, si sono concentrati sull’area dell’Oasi “naturalistica” del Lago di Casette o di Castel Trosino. “Naturalistica” è un termine che definisce un eufemismo: a vedere le immagini è difficile non dargli ragione.
L’Oasi in questione è ubicata proprio sotto la rupe del famoso borgo medievale, a pochissimi chilometri da Ascoli.
«Si trova in un penoso e imbarazzante stato di totale abbandono – dice – con le sterpaglie che hanno ormai praticamente soffocato il sentiero perimetrico. La staccionata in legno è deteriorata e in molti punti spezzata. I “segnali didattici” crollati a terra, e lì lasciati tristemente a marcire. Le fornaci sono ormai fatiscenti e mal segnalate.
Eppure – aggiunge Castellani – il sito era nato come luogo di escursionismo, pic-nic, relax, avvistamento dell’avifauna, intrattenimento didattico, grazie anche all’utilizzo di specifici fondi europei. Come dire: “Abbiamo preso i soldi e… tanti saluti a tutti”. E’ uno spettacolo indecoroso, intollerabile, quasi allucinante».
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