di Andrea Ferretti
Il centro storico di Ascoli è cinturato e bloccato dai cantieri che, giustamente, stanno portando avanti i lavori di ristrutturazione di edifici pubblici e privati lesionati dal terremoto. E’ però un dato di fatto che sia inaccessibile se non per pochi residenti che si avventurano nelle pochissime strade e rue ancora percorribili alla ricerca di un posto che almeno giustifichi il pagamento annuale (rinnovo in scadenza proprio in questi giorni) alla “Saba” del permesso Ztl.
Le segnalazioni e le proteste che ci giungono sono tante. A volte giuste, a volte esagerate, soprattutto da chi in questa complicatissima situazione pretende ancora di parcheggiare accanto al portone di casa. Per lasciarsi alle spalle il centro, ai residenti nel versante est della città, o a chi si ritrova da quelle parti, resta un’unica soluzione: percorrere Viale Treviri, poi proseguire sulla Circonvallazione oppure raggiungere lo svincolo della superstrada a Rosara. Il distratto di turno che non vede i cartelli segnalatori, e che a Porta Romana imbocca Via Ricci salendo verso l’Annunziata, finisce per ritrovarsi nel budello di Lungo Castellano e poi nel congestionato traffico di Porta Maggiore.
In centro più nessuno può permettersi il lusso (ovviamente non contemplato dal codice della strada) di parcheggiare in doppia fila o sostare piratescamente con il classico “un minuto, vado in farmacia” oppure “un caffè e arrivo subito”. A risolvere il problema ci pensa lo spazientito di turno che magari parcheggia (vedi foto) in mezzo ad un’aiuola.
Restando a Porta Romana, a parte le modifiche previste dall’ordinanza della Polizia Municipale, quello che accade in Piazza Cecco d’Ascoli non ha precedenti. L’aiuola dove confluisce il traffico sia da ovest (Viale Treviri) che da est (Corso Mazzini) è circondata quasi 24 ore su 24 da veicoli. Chi dal centro prosegue verso Viale Treviri, in pochi metri si trova di fronte a un “dare la precedenza” e ad uno “stop”, ma gli spazi sono così ridotti che spesso la circolazione finisce per paralizzarsi.
Il problema si può risolvere parcheggiando sulla grande aiuola. Avrà emuli? Speriamo di no. Così come speriamo che non vengano disegnate le strisce degli stalli anche sull’aiuola. Del resto, una ventina di anni fa venne disegnato uno stallo in Via Francesco Ricci, a ridosso del vecchio parco giochi dell’Annunziata. Un rettangolo realizzato metà sull’asfalto e metà sulla terra. L’iniziativa destò incredulità e fece sorridere tanta gente. Un esperimento, che però tanto esperimento non voleva essere, che per fortuna durò poco.
Il comitato alza la voce: «Centro storico nel degrado, chiediamo programmazione» (Video e foto)
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