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«L’Ast picena è la porta a sud delle Marche, quindi meritevole di particolare attenzione da parte della Regione»

SONO STATE le parole del presidente Acquaroli, dell'assessore Saltamartini e del sottosegretario  Salvi, all'incontro che ha portato ad Ancona i vertici della Sanità provinciale, per illustrare i  traguardi raggiunti nel 2023 e gli obiettivi futuri - TUTTE LE SLIDE
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Aldo Salvi, Francesco Acquaroli, Filippo Saltamartini e Nicoletta Natalini

 

 

I vertici della Sanità picena si sono trasferiti ad Ancona, nelle sede della Regione Marche, oggi 24 febbraio, per illustrare i traguardi raggiunti nel 2023 e gli obiettivi futuri, affiancanti dal presidente Francesco Acquaroli, da Filippo Saltamartini, vice presidente e assessore regionale alla Sanità, e da Aldo Salvi, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale.

 

Paola D’Eugenio, Sonia Carla Cicero, Nicoletta Natalini, Maria Bernadette Di Sciascio, Luca Gelati

La dg di Ast Ascoli Nicoletta Natalini all’incontro è stata accompagnata dalle direttrici delle aree amministrativa, Paola D’Eugenio, sanitaria, Maria Bernadette Di Sciascio, delle professioni sanitarie Luca Gelati e delle attività socio-sanitarie a Sonia Carla Cicero.

 

«La salute non è tutto, ma senza la salute tutto è niente», è stata la frase con cui la Natalini, che è un medico, ha chiuso la disamina.

 

Dalla Regione un messaggio chiaro: «Ascoli merita una particolare attenzione».

«L’Ast picena è la porta a sud delle Marche – sono state le parole di Acquaroli nell’aprire i lavori – e si tratta di un territorio eterogeno, che si estende dalle vette dei Sibillini fino al mare, con in mezzo una Vallata importante. I vari territori hanno bisogno di essere considerati nella loro peculiarità, mettendo in atto, nel più breve tempo possibile, strategie volte in tal senso».

Presidente e vice presidente della Regione hanno inoltre rimarcato la «reale attenzione su San Benedetto dove, burocrazia permettendo, stiamo lavorano spediti verso la realizzazione del nuovo ospedale. Come pure su Case e Ospedali di Comunità per Ascoli e San Benedetto».

 

«In tre anni di governo regionale – è stato l’intervento di Saltamartini – abbiamo puntato a riequilibrare le risorse dedicate al personale, destinando ad Ascoli finanziamenti aggiuntivi di quasi un milione e 200.000 euro.

Non risolveranno tutti i problemi, per altro pregressi, ma denota senza dubbio l’attenzione della politica nei confronti del Piceno, per cui tanto si sono battuti anche i consiglieri regionali Monica Acciarri e Andrea Assenti, presenti qui oggi».

 

«Il tema della sanità – ha proseguito Saltamartini – è legato ai servizi ed alle liste di attesa, dove si annidano problemi che viaggiano su due direttrici: la carenza di medici, come in tutta Italia e dovuta a mancata erogazione di borse di studio per cui ci stiamo battendo, ed il tetto di spesa per le assunzione, che vale per tutte le pubbliche amministrazioni.

Sulla stabilizzazione del personale Covid – ha concluso l’assessore regionale alla Sanità – chiamato per fronteggiare l’emergenza, avremmo voluto stabilizzare tutti, ma non è possibile».

 

Il sottosegretario Salvi ha sottolineato l’impegno della dg Natalini sul fronte della riorganizzazione e dell’efficientamento, «che non vuol dire tagliare la spesa, quanto piuttosto offrire una migliore assistenza e più aderente alle necessità del cittadino».

 

Prendendo la parola, la dottoressa Natalini ha riproposto i dati oggetto degli incontri pubblici avvenuti ad Ascoli ed a San Benedetto, voluto perché «ho avuto l’impressione – ha detto – che la popolazione ma anche gli stessi sindaci non avessero pienamente contezza dei servizi che offriamo».

 

Ha evidenziato la capillarità sul territorio delle attività e di come l’andamento demografico sia base imprescindibile per rimodulare l’organizzazione dei servizi sanitari, che sarà oggetto dell’Atto aziendale, in corso di attuazione: «Sono cambiati i bisogni e sono state introdotte tecniche innovative. Di questo dobbiamo tener conto, dando un nuovo impulso e maggiore efficienza ai servizi».

 

Le slide (vedi sotto) hanno poi ripercorso le tappe che, dall’analisi di territorio, prestazioni erogate, risorse umane e strutture, hanno guidato i nuovi vertici aziendali ad elaborare un piano di lavoro per colmare carenze e limare criticità.

Tra gli obiettivi prossimi illustrati dalla Natalini, il piano di committenza dell’ospedale di San Benedetto: «Non voglio sbagliare è un passo troppo importante».

 

LE SLIDE

 

 



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