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L’ambulatorio di Allergologia verrà trasferito ad Ascoli?

SAN BENEDETTO - Vista la difficoltà di coprire la carenza di personale, il servizio presente al "Madonna del Soccorso" rischierebbe, secondo il Circolo Nord del Pd, il dislocamento
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Il “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

 

di Giuseppe Di Marco

 

«Per l’Allergologia il problema è legato al personale che va in pensione, quindi fonti attendibili riferiscono che potrebbe essere chiusa e trasferita ad Ascoli». E’ così che Gilda Bisceglia, portavoce del Circolo Nord del Pd, apre la discussione su uno dei servizi presenti al “Madonna del Soccorso” che, a detta dei democrat, ora rischierebbe di essere dislocato.

 

Va detto che l’Ast 5 non ha ancora adottato alcun atto ufficiale che certifichi una riorganizzazione del genere. La difficoltà di reperire specialisti, però, è vera e messa nero su bianco dalla stessa autorità sanitaria. A testimoniarlo, ad esempio, è il fatto che il 31 gennaio, un allergologo è andato in pensione: aveva depositato l’istanza il 5 dicembre e già allora, nell’accoglierla, l’Ast scriveva, nella determina, che «a seguito della cessazione dall’incarico di cui sopra, risulteranno vacanti, nella branca di Allergologia nel distretto di San Benedetto, 30 ore settimanali, per le quali è necessario provvedere ai conseguenti adempimenti ai fini della loro copertura definitiva».

 

Il bisogno di individuare nuove figure professionali, comunque, era chiaro già da prima. Almeno da metà luglio, quando veniva pubblicato un bando per allergologi «al fine di garantire gli standard quali-quantitativi – si legge nell’avviso – previsti dai livelli essenziali di assistenza ed il recupero delle liste d’attesa, in particolare per le visite allergologiche, presso l’unità operativa complessa di Medicina trasfusionale». Al bando rispondeva una sola dottoressa, che quindi veniva impiegata fino al 31 dicembre. Dal documento istruttorio, peraltro, emerge che l’emanazione di un avviso, in tal senso, era stata richiesta «a fronte delle criticità emerse nell’ambito dell’unità di Medicina trasfusionale con particolare riferimento alle visite allergologiche, inserite nel piano regionale per le liste d’attesa» e in quanto era stata «verificata l’impossibilità di individuare specialisti convenzionati e l’assenza di graduatorie utilizzabili in ambito».

 

Insomma, in una situazione del genere, non è facile prevedere che fine farà l’Allergologia di San Benedetto. Ma è già impossibile frenare la spinta polemica del Pd nei confronti del vertice sanitario. «Purtroppo – prosegue Bisceglia – all’attivo abbiamo registrato solo un atteggiamento molto disdicevole nei confronti dei cittadini del Piceno e di chi li rappresenta. Inutile qui ricordare i tanti episodi, dalla Murg alla riduzione dei posti letto, all’allungamento fino allo sfinimento delle liste d’attesa, alla mancata fornitura di una strumentazione adeguata, una per tutte risonanza magnetica e tac, fino alla notizia di queste ore, inutile dirlo, pessima».

 

In ultimo, la stoccata sul nuovo ospedale: «Abbiamo chiesto al consigliere Assenti in che parte del bilancio regionale siano le risorse per la sua realizzazione e dove sia il progetto tanto decantato per poterlo discutere ed esaminare con i cittadini. Stiamo ancora aspettando la risposta».



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