di Lino Manni
L’Ascoli trova un punto, il Brescia il… jolly. Una volta che l’Ascoli gioca una buona partita, anche gradevole a guardarla, il risultato finale non mi soddisfa. E’ partita forte la squadra di Castori, relegato in tribuna per squalifica, che in pratica ha chiuso nella propria metà campo il Brescia per tutta la partita. Come al solito bianconeri aggressivi su ogni pallone e il predominio in campo è costante. Rispetto alla partita con il Feralpisalò si è visto anche qualche passaggio in più e anche qualche bella trama di gioco. Certo non si trova la strada per tirare in porta ma almeno questa volta ci hanno provato. La traversa di Botteghin susseguente al calcio di punizione di Mendes, le serpentine di Rodriguez, anche se con tiri sull’esterno della rete, hanno infiammato il Del Duca.
Poi quando meno me lo aspettavo è arrivato il calcio di rigore che, nei replay, si è visto benissimo. Bravo nell’occasione il “rognoso” Di Tacchio a invitare l’arbitro al Var. Il vantaggio è meritato, il giusto premio per tutto quello che l’Ascoli ha fatto. Poi, proprio sui titoli di coda del primo tempo, è arrivato il pari. Dickmann è partito dalla sua metà campo e non ha trovato ostacoli, nessuno si è preoccupato di contrastarlo o prenderlo per la maglia. Alla fine: gol bello e pareggio immeritato. Per Castori, che in tribuna si mangiava le unghie, una vera e propria doccia fredda. Nella ripresa l’Ascoli ce l’ha messa tutta e sul finire forse ci poteva stare un altro calcio di rigore: troppa grazia. L’Ascoli, di nuovo in casa, domenica ha subito l’occasione per riscattarsi.
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