La stretta collaborazione tra quattro realtà ascolane – Avis, Croce Rossa, Iom, Istituto comprensivo Luciani – ha visto per due giorni protagonisti gli alunni sul tema della diffusione dei valori etici del volontariato e della promozione della cultura della solidarietà. Il progetto è nato nel luglio 2023. A novembre c’è stato un intervento al Teatro Filarmonici sulla violenza sulle donne e pochi giorni fa il coinvolgimento dei giovanissimi studenti che ha trasformato l’Istituto in una grande agorà della solidarietà, con percorsi itineranti di sensibilizzazione gestiti dalle tre Associazioni che hanno messo a disposizione il personale e le competenze.
La presidente della Croce Rossa di Ascoli, Cristiana Biancucci, ha ringraziato i ragazzi, gli insegnanti e la dirigente Elvia Cimica ricordando «l’importanza dare l’opportunità ai ragazzi di diventare protagonisti e vivere un’esperienza didattica diversa con valenza formativa e crescita personale su tematiche circa le manovre di primo soccorso, con particolare riguardo alla rianimazione cardio-polmonare attraverso il mass training, l’informazione e la sensibilizzazione sulla sicurezza stradale mediante ausilio di occhiali con lenti distorcenti che simulano lo stato di ebbrezza, ma soprattutto la diffusione dei concetti e del valore della cittadinanza attiva e del volontariato, sensibilizzando i giovani sull’importanza di essere cittadini attivi interessati alla collettività, alle problematiche d’interesse sociale e alle vulnerabilità altrui».
La presidente dell’Avis comunale Maria Pia Mancini: «Con i ragazzi abbiamo condiviso le motivazioni che portano alla donazione del sangue e degli emoderivati. I volontari hanno trasmesso, attraverso lo storytelling, le loro esperienze e mostrato il video della canzone “Lu donatore”. È stata un’esperienza entusiasmante e preziosa, motivante soprattutto per i nostri volontari».
La presidente dello Iom, Ludovica Teodori, ha illlustrato l’attività dello Iom «che si prende cura e sostiene il malato con l’impiego di figure professionali specializzate e di volontari che quotidianamente seguono i pazienti oncologici e i loro familiari».
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