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La Sanità picena si potenzia: stabilizzati 52 infermieri e 56 oss 

ASCOLI - Si tratta di figure professionali precari, chiamati a dare man forte durante la pandemia, e che hanno aderito alla manifestazione di interesse per la stabilizzazione Covid emanata a luglio scorso. Natalini: «Misura che va verso riduzione del precariato e mantenimento del personale che ha già acquisito competenze»
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Sono stati assunti in Ast Ascoli di oggi, 28 febbraio, 52 infermieri e 56 operatori socio sanitari. Si tratta di figure professionali precari, chiamati a dare man forte durante la pandemia, e che hanno aderito alla manifestazione di interesse per la stabilizzazione Covid emanata a luglio scorso.

La graduatoria, per entrambe le categorie, è stata approvata anche oggi e prevede 61 infermieri e  72 oss.

 

Stabilizzati, appunto e per il momento, in base alla graduatoria, 52 infermieri e 56 oss. Prenderanno servizio il primo marzo, con determina di Massimo Esposito, dirigete dell’Unità Organizzazione Risorse Umane e Supporto Area Politiche del Personale.

 

A presentare la domanda erano stati 66 infermieri, ma 4 ad agosto erano stati assunti a tempo indeterminato, attingendoli alla graduatoria del concorso pubblico che si era svolto a Teramo (leggi qui) ed una a dicembre con la stabilizzazione Madia.

 

A partecipare al bando erano stati 82 oss. In 10, nel frattempo, sono stati assunti a tempo indeterminato con la Madia, sempre a dicembre e che in totale ha riguardato 40 unità di diversi profili professionali.

 

«Quando sono arrivata nel Piceno – aveva detto la dg di Ast Ascoli Nicoletta Natalini, a commento dell’aumento del tetto di spesa per il personale da parte della Regione (leggi qui) – il precariato era a livelli altissimi. Dallo scorso anno abbiamo iniziato le stabilizzazioni in ragione della legge Madia, adesso passiamo a quelle previste con il Covid.

Laddove possibile, cerchiamo di stabilizzare professionisti già inseriti e che abbiamo formato».

 

Nicoletta Natalini, direttore generale di Ast Ascoli

Si legge infatti in una nota di oggi dell’Ast della dg Natalini: «In continuità con quanto attuato alla fine del 2023, quando la direzione Ast aveva provveduto ad applicare il decreto Madia, con la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a indeterminato di 40 dipendenti  oggi l’azienda ha stabilizzato, secondo le regole Covid, 108 dipendenti di cui 52 infermieri e 56 operatori socio sanitari.

A brevissimo   si provvederà ad applicare la normativa Covi per le altre figure professionali aventi diritto.

Si tratta di personale che già sta lavorando all’interno dei reparti e dei servizi aziendali e che con il rapporto di lavoro a tempo indeterminato potranno proseguire la loro esperienza lavorativa.

Questo, oltre a rappresentare un elemento di sicurezza economica per il lavoratore, dal punto di vista aziendale va verso gli obiettivi che la direzione si è prefissata e che ha più volte annunciato:  riduzione del precariato e mantenimento del personale che ha già acquisito competenze. 

Questa importante azione è stata resa possibile anche grazie al supporto della Regione che, in esito ai numerosi incontri di confronto attuati nei mesi scorsi sulla spesa storica per il personale dell’Ast e sulle nuove progettualità che la direzione intende mettere in atto, ha alzato il tetto di spesa del personale di ben 1,2 milioni di euro circa.

Questo innalzamento del tetto di spesa è stato recepito dall’Azienda nel Piano del Fabbisogno Triennale del Personale 2024 che, rispetto al documento del marzo 2023 riporta  15 infermieri e 11 oss in più. 

Il risultato di oggi è stato raggiunto grazie anche agli accordi siglati con le rappresentanze sindacali che, dopo la sospensione dello stato di agitazione proclamato nei mesi scorsi, hanno continuato a confrontarsi con l’Azienda per proseguire nella predisposizione dei nuovi regolamenti e dei nuovi accordi che permetteranno ai lavoratori di ricevere i benefici previsti per legge e per contratto».

 



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