di Pier Paolo Flammini
Si rinnova il connubio tra San Benedetto e la Riviera delle Palme e la “Tirreno-Adriatico“, corsa di rango mondiale nell’ambito del ciclismo (dopo i tre grandi Giri è la corsa a tappe più seguita) che per la 58esima volta in 59 edizioni vedrà la tappa finale giungere proprio a San Benedetto, nel consueto arrivo di Viale Buozzi. “Corsa dei Due Mari” che da qualche anno termina di domenica (10, quest’anno) anziché di martedì e questo non fa che aumentare il seguito per la tappa sambenedettese a livello mediatico.
Un elenco non esaustivo dei campioni presenti, con tanti vincitori di grandi Giri, classiche, Mondiali e tappe, vede i nomi di Philipsen, De Gendt, De Marche, Carapaz, Bettiol, Ganna, Kiatowski, il ritorno del grande campione Chris Froome dopo il grave incidente che ha rischiato di mettere fine alla sua carriera (nel suo palmares Tour e Giro), Geoghean Hart, Formolo, De La Cruz, Alaphilippe, Bardet, il vincitore degli ultimi due Tour Vingeegard, Kruijswijck, Pozzovivo, Caruso.
Nella passata edizione gli spettatori televisivi della Tirreno-Adriatico furono in totale 47 milioni nel mondo, di cui 11 milioni di italiani, a cui aggiungere le visualizzazioni on line, social e giornalistiche. L’Amministrazione Comunale, nelle figure del sindaco Antonio Spazzafumo e dell’assessore allo Sport Cinzia Campanelli, ha espresso il proprio orgoglio per essere riusciti, negli ultimi anni l’evento della tappa si è arricchito dell’apporto di associazioni ed eventi collaterali che fanno della Tirreno-Adriatico un vero e proprio momento di incontro del ciclismo marchigiano ma anche nazionale. Presenti all’incontro anche rappresentanti comunali di alcuni paesi attraversati dalla tappa, che quindi metteranno in vista le bellezze dell’arte e dei paesaggi piceni, come Cossignano, Grottammare, Monteprandone, Offida e Ripatransone.
Particolare rilevanza avrà l’esposizione “Le Bici dei Campioni“, che si terrà alla Palazzina Azzurra dal 6 al 10 marzo, organizzata col supporto di Fainplast e Sabelli (che si occuperà anche di alcuni momenti di convivialità). Grazie all’interesse di Maria Ragionieri e il suo compagno, che hanno contattato un collezionista di Padova, Gianfranco Trevisan, saranno esposte le biciclette adoperate da grandi campioni del ciclismo italiano, come Bartali, Coppi, Gimondi, Moser, Pantani e tanti altre. La mostra sarà inaugurata mercoledì alle 17,30 e sarà visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Giovedì 7 saranno ospitate delle scolaresche. Venerdì 8 alle 17,30 sarà presentato il libro “Una Corsa dal Mare Verso il Mare: un secolo in biciclette tra il Tirreno e l’Adriatico” di Stefano Novelli che racconta tutti gli arrivi della corsa a San Benedetto.
Grande partecipazione delle associazioni sambenedettesi: il Pedale Rossoblù, che in questa settimana promuove il ciclismo nelle scuole, e poi Circolo Nautico, Ragn’a Vela e Lega Navale che nel pomeriggio della tappa animeranno il mare sambenedettese con le imbarcazioni a vela e a motore, come conferma Doriana Marini della Lega Navale: «Dalla concessione 43 usciranno le squadre agonistiche e master ma anche tutti i soci possessori di una canoa e kayak, oltre al canottaggio, mentre al porto vorremmo far uscire tutti i soci con imbarcazione a motore oltre che i velisti delle squadre agonistiche». Dunque un colpo d’occhio fantastico, sperando nel bel tempo. Attiva anche la Polisportiva Gagliarda che da tempo approfondisce le gesta, sportive e non solo, del grande Gino Bartali.
San Benedetto intanto è entrata nella rete di “Noi Marche Bike Life“, che promuove il cicloturismo nelle Marche e in pochi anni è passata da 9 a 29 comuni sottoscrittori del protocollo di intesa, mentre Sonia Roscioli, organizzatrice della Gran Fondo Mare e Monti, ha affermato che a breve, grazie a una collaborazione tra tutte le associazioni ciclistiche della zona, sarà presentata anche “Piceno trail”, una escursione ciclistica di 200 chilometri nella provincia picena.
Insomma, il connubio tra San Benedetto, la “Riviera delle Palme” e il ciclismo appare sempre più saldo, e con ripercussioni sempre più ampie nel mondo degli appassionati non solo agonistici e nel turismo.
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