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Il Teatro Ventidio Basso diventerà monumento nazionale

APPROVATO alla Camera l'emendamento a prima firma dell'onorevole Giorgia Latini, vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, che rende possibile l'inserimento dei due tesori marchigiani nel testo di legge. Con il Massimo ascolano anche lo Sferisterio di Macerata. La soddisfazione dell'esponente della Lega. L'orgoglio del sindaco Marco Fioravanti
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Il Teatro Ventidio Basso, a destra l’onorevole Giorgia Latini e il sindaco Marco Fioravanti

 

Il Teatro Ventidio Basso di Ascoli, e lo Sferisterio di Macerata, diventano monumenti nazionali. Un emendamento, a prima firma dell’onorevole Giorgia Latini vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, rende possibile l’inserimento dei due “tesori” marchigiani nel testo frutto dell’unificazione di alcune proposte di legge sulla “Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani” che elenca i teatri scelti per la loro rilevanza storica e in quanto simboli di riferimento per la comunità nazionale.

Oggi, martedì 12 marzo, è arrivato il “sì” definitivo con la votazione alla Camera dei Deputati. Soddisfazione da parte dell’onorevole Latini: «Prosegue la grande opera di valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano e dei teatri storici, autentici gioielli architettonici ricchi di opere d’arte. Le Marche sono la regione dei teatri, caratterizzate cioè, da una “densità” teatrale rispetto alla popolazione e al numero di Comuni che non ha uguali in Italia e forse nel mondo. Basti pensare che le Marche da sole hanno sul proprio territorio più teatri che tutta l’Italia meridionale».

Poche settimane fa l’onorevole Latini aveva depositato in Commissione una risoluzione in cui si  impegna il Governo, in ragione della vasta ricchezza architettonica e culturale del territorio marchigiano, a riconoscere ai teatri siti nella regione la qualifica di “Teatri storici delle Marche”.

I traguardi del Ventidio e dello Sferisterio rafforzano così anche la candidatura all’Unesco dei teatri storici marchigiani.

«Parliamo di un “caso Marche”, peculiare e assolutamente originale, degno di essere riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità – aggiunge la Latini – da queste considerazioni è scaturita la volontà all’epoca del mio impegno nell’assessorato regionale alla Cultura di sottoporre all’ufficio Unesco del Segretariato generale del Ministero della Cultura l’esame di una proposta di una candidatura dei teatri storici marchigiani che ha visto l’iscrizione nella “tentative list”, la lista  propositiva italiana, come un unicum. Di questo dossier di candidatura fanno parte 62 teatri in 60 Comuni marchigiani».

L’orgoglio del sindaco Marco Fioravanti: «E’ un riconoscimento prestigioso, che deve rendere orgogliosa tutta la comunità ascolana. Il Ventidio Basso è un autentico gioiello di Ascoli e il nostro patrimonio culturale e artistico è di assoluto prestigio. Possiamo fregiarci anche di altri due teatri storici come il Teatro Filarmonici e il Teatro Romano. Un grande ringraziamento va all’onorevole Giorgia Latini».


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