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Ascoli: Pulcinelli con Carrera ha fatto 13, ma il direttore sportivo Giannitti dov’è?

SERIE B - Il terzo tecnico stagionale è il 13° ingaggiato dal patron bianconero che cominciò con Vivarini passando poi per Zanetti, Abascal, Stellone, Dionigi, Bertotto, Rossi, Sottil, Bucchi, Breda, Viali e Castori. Dopo i siluramenti di Viali e Castori, il prossimo potrebbe essere il direttore sportivo, contestatissimo dai tifosi così come il patron e, soprattutto, De Santis. Alla presentazione di Carrera la sua assenza non è passata inosservata
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Il direttore sportivo Marco Giannitti, a destra Massimo De Santis e Massimo Pulcinelli

 

di Andrea Ferretti

 

Pulcinelli ha fatto tredici. Ma non ha vinto e non ha quindi diritto ad incassare nulla. La vittoria che conta, semmai, e che tutti i tifosi bianconeri si augurano, è quella di domenica al “Del Duca” contro il Lecco. In caso contrario, meglio abbassare la saracinesca e chiudere la bottega.

Il 13 di Pulcinelli – numero si spera fortunato per le sorti del Picchio – è il numero di allenatori che l’imprenditore romano ha alternato sulla panchina dell’Ascoli Calcio da quando ha preso il timone della società.

La sua era va, per ora, dal 2018 al 2024. Dalla presidenza di Giuliano Tosti (ultimo barlume dirigenziale di ascolanità) a quella di Carlo Neri, romano pure lui come quasi tutti gli altri soci e dirigenti del club. Sei anni e sei campionati di B dopo la sofferta salvezza conquistata da Cosmi ai playout grazie al doppio 0-0 con l’Entella e alla miglior classifica al termine della regular season rispetto ai liguri.

Risparmiandoci, e risparmiando ai lettori, l’alternanza dei direttori sportivi che va decisamente a cozzare con progetti tecnici che non sono mai stati tali, due soli allenatori in questi sei anni hanno iniziato e concluso un campionato: Vivarini e Sottil. Se ne sono invece alternati tre nel 2020-2021 e quest’anno, due la scorsa stagione. Nulla rispetto alle convulsive decisioni del 2019-2020 con ingaggi e siluramenti lampo. Magari fu l’effetto covid.

Il miglior piazzamento resta senza dubbio il 6° posto di Sottil, con la conquista dei playoff e la successiva beffarda eliminazione ad opera del Benevento.

Per il resto, quattro salvezze che vanno dai 43 punti di Vivarini, ai 44 di Sottil prima versione, ai 46 di Dionigi, ai 47 di Breda. Fino alla drammatica attuale situazione: terzultimo posto con 28 punti in 29 partite giocate e 9 da giocare, playout a 1 punto (Ternana) e 2 punti (Spezia), salvezza diretta a 6 punti (Bari e Cosenza).

 

2018-2019: Vincenzo Vivarini, 13° posto finale, 43 punti

2019-2020: Paolo Zanetti, Guillermo Abascal, Roberto Stellone, Guillermo Abascal, Davide Dionigi, 14° posto finale, 46 punti

2020-2021: Valerio Bertotto, Delio Rossi, Andrea Sottil, 16° posto finale, 44 punti

2021-2022: Sottil, 6° posto finale, 65 punti, eliminazione primo turno playoff

2022-2023: Cristian Bucchi, Roberto Breda, 12° posto, 47 punti

2023-2024: William Viali, Fabrizio Castori, Massimo Carrera

 

E IL DIESSE GIANNITTI ?

 

L’assenza del direttore sportivo Marco Giannitti alla presentazione del nuovo allenatore Carrera – il ds è rimasto dietro le quinte – non è certo passata inosservata. Il terzo trainer stagionale dell’Ascoli è stato lasciato al presidente Neri: un modello di compattezza da non prendere ad esempio.

Giannitti, è noto, è nel mirino della tifoseria alla pari del patron Massimo Pulcinelli e, soprattutto Massimo De Santis, l’ex arbitro, amico personale e “consulente” di Pulcinelli, nei confronti del quale nelle ultime gare casalinghe dalla curva si sono sprecati insulti e cori nonostante si tenti di coprirli aumentando il volume degli amplificatori che irradiano musica e spot pubblicitari.

Giannitti ha preso il posto del “sollevato dall’incarico” Valentini. Dal giorno della ormai famosa intervista diffusa sui canali social del club, durata 26 minuti e 20 secondi, continuano a ronzarci due cose nella testa: 1) parlò di rinforzare la squadra e che i problemi più preoccupanti erano in difesa 2) disse che i giocatori quando sentono Ascoli non se lo fanno ripetere e arrivano di corsa.

Lo disse dopo aver evidentemente fatto il punto con Castori il quale alla finestra di mercato ha avuto, o provato ad avere, suoi cavalli di ritorno, giocatori che aveva già allenato. A parte il mistero Gagliolo, che come Bogdan sembra quasi essersi infortunato mentre stava recandosi per la prima volta ad Ascoli, come si fa a non pensare ad un attacco spuntato da inizio stagione, uno dei peggiori del campionato?

Come si fa a non riflettere sul fatto che, se non ci fossero stati i gol di Mendes, l’Ascoli sarebbe retrocesso prima di Natale?

Sui calciatori ad Ascoli che vengono volentieri: all’ingresso del “Picchio Village” da settimane stanno distribuendo i numeretti come al supermercato.

Ma se Viali, Valentini e Castori hanno pagato, non potrebbe avere le ore contate pure Giannitti?

 

Tutti gli allenatori di Pulcinelli. Dall’alto e da sinistra: Vivarini, Zanetti, Abascal, Stellone, Dionigi, Bertotto, Rossi, Sottil, Bucchi, Breda, Viali, Castori. A destra Pulcinelli con l’ultimo arrivato Carrera (foto Ascoli Calcio)


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