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Patologia Neonatale del “Mazzoni”: ancora 3 culle e una sola infermiera a turno, ma non bastano

ASCOLI - La riduzione vige da gennaio. A marzo dovevano essere ripristinati 5 posti, non è accaduto. Ora ci sono 4 piccoli pazienti, con il quarto preso ugualmente in carico dal reparto per evitare alla famiglia il disagio del trasferimento al "Salesi", laddove non necessario per il tipo di cura. Giuliani (Usb): «Gravi criticità nel Dipartimento materno infantile»
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La neonatologia del “Mazzoni” di Ascoli

 

di Maria Nerina Galiè

Da 5 a 3 culle nella Patologia Neonatale dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli: è ancora così da gennaio, quando c’era stata la riduzione dovuta, da un lato alle influenze tra il personale infermieristico e dall’altra ad una necessità “temporanea” di riorganizzazione. Ma da marzo, tutto doveva tornare come prima, come accaduto per le ferie estive: da 5 a 3 culle, per poi tornare a 5.  Così non è stato.

La differenza tra 5 e 3 culle sta nell’impiego, nel settore, di una sola infermiera invece che due per turno.

La stessa dg Nicoletta Natalini aveva utilizzato il termine “temporaneo” riferita alla riduzione di posti che, sempre dalle parole non smentite della direttrice generale, non erano mai state utilizzate contemporaneamente (leggi qui).

Invece nel Piao (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) datato 31 gennaio 2024, in riferimento ai posti letto utilizzati effettivamente nel 2023, per neonatologia ricompare il numero 5.

Non si tratta di “dare i numeri” e così esigui per di più. Ma di andare incontro a famiglie che già vivono un disagio per non poter avere i piccino a casa e godere subito del bel momento dei suoi primi giorni di vita.

“Sulla carta” la patologia neonatale dispone ora di 3 culle. Ma al momento (il dato è confermato al 13 marzo) ci sono 4 bimbi ricoverati.

Il quarto doveva essere trasferito al “Salesi” di Ancona, per mancanza di posto, ma il reparto di Ascoli se n’è fatto carico, sebbene con una sola unità infermieristica per turno.

La neonatologia del “Mazzoni” gestisce casi di media bassa intensità di cure. E, ad eccezione delle situazioni che per forza devono essere centralizzate nell’hub regionale del “Salesi”, alle famiglie si cerca di evitare il più possibile il disagio dello spostamento se non necessario.

Mauro Giuliani

A farsi portavoce della richiesta di ripristino delle 5 culle e quindi con due infermieri a turno è Mauro Giuliani dell’Usb che denuncia altre «gravi criticità nel Dipartimento materno infantile, legate alla carenza di ostetriche (ne mancano 5, due delle quali in aspettativa per gravidanza).  
L’ostetrica è la professionista sanitaria deputata all assistenza della gestante e del nascituro e non può essere sostituita con altre figure.  

Si parla tanto di denatalità e di incentivare la natalità nel nostro territorio, ebbene queste scelte di depotenziare di professionalità e posti letto non aiuta certamente allo scopo. Ricordiamo che al “Mazzoni” nel 2023 sono nati 578 bimbi. 
Pertanto chiediamo di rivedere profondamente questa “politica” e di riattivare le culle, riassegnare il personale sottratto alla Patologia neonatale e assumere tutte le 5 ostetriche che sono necessarie».

 



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