di Luca Capponi
Se è vero che la denominazione latina Castrum Lucum si compone anche della parola Lucum, che rimanda appunto alla luce, mai come stavolta si può dire che, finalmente, questo luogo magico torna a vedere la luce.
Trattasi di Castel di Luco, la costruzione medievale fortificata che si erge su uno sperone di travertino, nel territorio di Acquasanta Terme, nei pressi della frazione di Paggese. Un sito di grande impatto storico e architettonico che, dopo il sisma del 2016/2017, aveva dovuto chiudere i battenti a causa dei danni riportati. Oggi, dopo anni di complessi e delicati lavori di riparazione data la particolare conformazione, la struttura è pronta a ripartire.
La riapertura, infatti, è prevista per lunedì 25 marzo alle 11, quando i proprietari Francesco e Laura Amici presenteranno i lavori svolti ed i progetti futuri sul complesso che nel tempo si è trasformato in una dimora storica senza però perdere i suoi tratti originari.
Non a caso visitare Castel di Luco è viaggiare all’indietro nei secoli, lasciandosi rapire da racconti, storie e leggende. La sua forma irregolare, le cantine, gli utensili e le attrezzature, i segni lasciati dai cavalieri templari, i cunicoli e gli affreschi rappresentano qualcosa di unico per tutto il territorio, non solo per il Piceno. Soddisfazione, ovviamente, da parte del piccolo Comune montano guidato dal sindaco Sante Stangoni.
Anche le telecamere tv, spesso, si sono interessate di questo tesoro. Ultima, lo scorso settembre, la Rai con “Linea Verde Estate“, che aveva incentrato una puntata sul Piceno soffermandosi nell’Acquasantano, tra le acque cristalline de “Lu Vurghe”, la grotta sudatoria in fase di restauro e, appunto, Castel di Luco.
Da Castel di Luco a “Lu vurghe”, Acquasanta Terme finisce su Rai 1
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