di Salvatore Mastropietro
In casa Ascoli la settimana di sosta per le nazionali sta permettendo a mister Massimo Carrera di intensificare la preparazione in vista di un rush finale che si preannuncia accesissimo. Per trasferire velocemente alla squadra i propri concetti di gioco, il nuovo allenatore, che ha iniziato con il piede giusto la propria esperienza in bianconero con il 4-1 contro il Lecco, ha predisposto ieri e oggi due doppie sedute di allenamento.
VAISANEN – Il centrale finlandese si è raccontato a 360° ai microfoni della web tv bianconera. Nell’intervista condotta dall’addetto stampa Valeria Lolli il classe 1994 è partito parlando dalla propria esperienza in Nazionale, che spera di ritrovare a breve grazie alle prestazioni con la maglia dell’Ascoli: «Speravo di poter essere convocato, ho un buon rapporto con il commissario tecnico. Sono in “lista”, ma non vengo convocato da circa un anno. Mi manca un po’, ma sto lavorando forte per mostrare di poter essere utile. Penso che un giorno arriverà un’altra chiamata. Ho giocato in Under 20 e Under 21, ricordo di aver disputato due partite contro l’Italia. Quando sono venuto in Italia ho subito osservato il livello dei calciatori, il livello massimo finlandese non è alto sia tecnicamente sia tatticamente. La differenza più grande sta nel cosa significhi il calcio per la gente. Ho capito che qui il calcio è vissuto come una religione, ad Ascoli in particolare. Quando sono andato via dall’Italia avevo pensato di non tornare, era una scelta di vita e anche calcistica per la mia famiglia. Poi la vita mi ha riportato qui, in Danimarca per me non è andata bene e ho capito subito che qui mi sarei ritrovato bene non appena è arrivata l’offerta dell’Ascoli».
Vaisanen si è soffermato poi sul momento dell’Ascoli e sulla lotta salvezza (situazione che conosce bene avendola affrontata spesso nelle sue esperienze passate): «Sono qui da un paio di mesi, ma ho capito subito che qui il calcio contribuisce molto all’identità della città. Nel tempo libero lo si nota subito, mi fa piacere giocare per qualcosa di importante. Il cambio del mister? E’ un momento in cui siamo in piena lotta per la salvezza, per noi sarebbe la nostra Champions League. Da Carrera, che è stato un grande difensore, posso imparare molto. Ho vissuto delle belle salvezze in A con la Spal, con il Crotone e con il Cosenza, non sono mai retrocesso e sono orgoglioso di questo».
NAZIONALI – All’ “Eugen Popescu” Stadium è terminato con un pareggio a reti bianche il match Romania-Italia, disputato ieri pomeriggio a Targoviste e valido per il Torneo Elite Under 20. Samuel Giovane è stato schierato dal CT Bollini nella ripresa al posto di Angori. Il calciatore farà da subito rientro ad Ascoli Piceno.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati