Conferimento degli incarichi di funzione, per il giudice del lavoro nessuna illegittimità da parte dell’Ast

ASCOLI - La sentenza pone fine al contenzioso intentato a febbraio 2023 da Nursind, Usb (che non poteva fare ricorso) e Nursing Up per presunta "attività antisindacale" nell'espletamento del concorso (di dicembre 2022). Determinante per l'esito del procedimento, l'intesa sulla ripartizione dei fondi del settembre 2023

22 Marzo 2024 - Ore 17:42 ...

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Gli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

di Maria Nerina Galiè

Il Giudice del Lavoro ha dato ragione all’Ast Ascoli sull’attribuzione degli incarichi di funzione, posizioni vacanti da tempo o da riconfermare nella Sanità picena, oggetto di un contestato concorso, espletato a dicembre 2022.

Contestato perché è finito al centro di una battaglia legale intentata a febbraio 2023 dai sindacati Nursind, Nursing Up e Usb, «per condotta antisindacale sull’attivazione della procedura per l’affidamento di incarichi di funzione e di organizzazione». Tanto che l’allora commissario straordinario Vania Carignani aveva bloccato le nomine e c’era il rischio di annullamento del concorso stesso.

Contestato perché è stato uno dei principali motivi di spaccatura tra le sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl Salute e Fials (ai quali in seguito si è unito in Nursing Up) volevano fortemente le nomine (leggi qui).

Per i “profani”, gli incarichi di funzione sono ruoli di coordinatori di Unità Operativa (ex caposala A2), di Dipartimento (A3) e di percorsi e processi (A1). Figure fondamentali per un servizio funzionale e che nella sanità picena mancavano da tempo oppure, in base al nuovo contratto, dovevano essere riconfermate. Nell’ex Area Vasta 5, il concorso aveva riguardato 9 incarichi di A1, 65 di A 2 e 13 di A3.

Quando la direzione aziendale si è insediata, a luglio 2023, la situazione degli incarichi di funzione era allo stallo.

Nell’incontro tra dirigenti Ast e sindacati il 20 settembre, con l’intesa sulla bozza di Contratto Collettivo Integrativo del triennio 2021-2023, la dg Nicoletta Natalini, definendo la ripartizione dei fondi con i sindacalisti – è questo è stato, secondo il giudice, il fattore determinante per la sentenza favorevole – ha dato il via libera «alla attribuzione degli incarichi di funzione – del personale sanitario, tecnico ed amministrativo – sulla base delle procedure di selezione espletate nel 2022».

A quel punto è partita la diffida «a non procedere con la definizione degli incarichi di funzione», da parte dei sindacati Nursind, Usb e Nursing Up che fin da subito si erano opposti, non al concorso, ma al fatto che fosse stato bandito senza l’accordo sindacale sul budget, come invece previsto dal contratto nazionale.

«La direzione – si legge in una nota aziendale – anche nelle more della sentenza del giudice, dopo la firma dell’accordo con i sindacati, tranne due (appunto Nursind e Usb, ndr), tra dicembre 2023 e febbraio 2024 ha proceduto al conferimento di tutti gli incarichi di funzione e coordinamenti banditi a dicembre 2022.

Oggi, la correttezza della procedura è stata sancita dalla sentenza del giudice del lavoro».

Il conferimento degli incarichi per il giudice – che ha dichiarato il solo ricorso dell’Usb “inammissibile” in quanto la sigla non risulta firmataria del contratto collettivo – è legittimo (per la “cessata materia del contendere”) e l’Azienda “non ha adottato formalmente alcun atto concretamente lesivo e in violazione dei diritti e delle prerogative sindacali e ha attivato la procedura nelle esatte forme e nel rispetto dei requisiti previsti dalla contrattazione collettiva”.

«Questo importante risultato – commenta la direzione di Ast Ascoli – permette ai coordinatori e alle posizioni organizzative che hanno ricevuto l’incarico di mantenere il ruolo e il relativo compenso economico. Inoltre dimostra che, quando tra Azienda e sigle sindacali c’è sinergia, si riescono a raggiungere gli obiettivi, a vantaggio dei lavoratori e, quindi, dei cittadini che si rivolgono alla Sanità».